L’approvazione del nuovo regolamento per imballaggi metterà al bando molto prodotti di largo consumo
Il nuovo regolamento sugli imballaggi potrebbe indurre molti consumatori a modificare le proprie abitudini alimentari, facendo a meno di alcuni prodotti alimentari. La nuova legge, infatti, metterà al bando definitivamente le confezioni monouso di alcuni prodotti alimentari, come la maionese e lo zucchero, così come non troveremo più all’interno delle strutture ricettive le classiche bottigliette piccole di shampoo. Sulla nuova misura hanno inciso molto i rilievi mossi dalle lobby degli imballaggi, che in Italia hanno un peso politico non indifferente.
L’obiettivo della riforma
Molti i punti su cui gli eurodeputati hanno dovuto cedere a compromessi per poter approvare celermente il nuovo regolamento. La plenaria del Parlamento Europeo a Strasburgo ha dato il proprio via libera nella giornata di mercoledì 24 aprile con 476 voti favorevoli, 129 contrari e 24 astensioni. L’obiettivo è quello di introdurre una nuova soluzione sostenibile per il problema dei rifiuti connessi ai contenitori, L’obiettivo dichiarato dei Paesi UE, è quello di ridurre in particolare i rifiuti di imballaggio in plastica.
Le novità introdotte
Alcune norme del nuovo regolamento sono state dedicate agli imballaggi necessari per il trasporto delle merci. Si è stabilita una “proporzione massima di spazio vuoto” del 50% da applicarsi specificamente agli imballaggi multipli e a quelli per il trasporto e per il commercio elettronico. Le aziende che operano in questo settore dovranno necessariamente garantire che il peso e il volume degli imballaggi siano ridotti al minimo. Verranno anche eliminati del tutto dal commercio gli imballaggi di plastica monouso, che dal 1° gennaio 2030 saranno considerati fuori legge. Non troveremo dunque nei supermercati i classici contenitori per frutta e verdura fresche non trasformate, le monoporzioni, i mini-imballaggi monouso utilizzati negli alberghi e altri contenitori piccoli di uso comune dove vengono conservati alcuni prodotti alimentari.
Le eccezioni ammesse
Uno degli argomenti poi diventato pietra della discordia tra le varie forze politiche, è stato quello del riutilizzo degli imballaggi, che sono stati fissati entro il 2030 per le bevande alcoliche e analcoliche. Sono state applicate delle eccezioni solo su alcuni prodotti di largo consumo come latte, vino, anche aromatizzato, e superalcolici.
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