Agenzia delle Entrate, ecco i movimenti sul conto corrente che possono fare scattare i controlli del Fisco

Il Fisco è in grado di monitorare i movimenti del conto corrente: ecco quando scattano i controlli sulle nostre operazioni bancarie sospette

Agenzia delle Entrate
1 di 2

Guarda la versione integrale sul sito >

Alcuni movimenti bancari , possono far insorgere il sospetto di una irregolarità fiscale, attivando così l'Agenzia delle Entrate

Con le nuove normative antiriciclaggio i controlli sui movimenti dei conti correnti dei contribuenti vengono passati al setaccio in maniera costante. Quando si verificano degli spostamenti di denaro che i sistemi ritengono non congrui, ecco che il Fisco può entrare in azione effettuando le opportune verifiche per capire come e perchè sono state effettuate delle operazioni ritenute poco trasparenti. In questo caso vengono attivate procedure che possono variare in base al tipo di incongruenza riscontrata.

Come vengono effettuate le ispezioni

Il Fisco può entrare in azione seguendo una duplice modalità. Una delle verifiche possibili prevede che un ispettore si rechi fisicamente presso l'istituto di credito su mandato dall'amministrazione tributaria. Una volta recatosi in loco ha titolo per richiedere tutta la documentazione necessaria a effettuare i controlli. L'istituto bancario non può rifiutarsi di prestare la massima collaborazione affinchè vengano effettuate le dovute ispezioni sui movimenti bancari del contribuente di cui si sospettano manovre per riciclare denaro di illecita provenienza.

L'anagrafe dei rapporti tributari

Un'altra possibilità per il fisco è quella di passare al setaccio l'Anagrafe dei rapporti tributari. Si tratta di archivio che contiene le informazioni comunicate dagli operatori finanziari con lo scopo di contrastare l'evasione fiscale. Si tratta sostanzialmente di un database in cui vengono archiviati i dati di tutti i rapporti finanziari in essere tra il cittadino e l'istituto di credito. Vengono passati al setaccio tutte le operazioni che concernono depositi e cassette di sicurezza. Nello specifico i controlli vengono effettuati su tutte le operazioni compiute negli ultimi 12 mesi.


Guarda la versione integrale sul sito >

1 di 2
2 di 2

Guarda la versione integrale sul sito >

I soggetti più a rischio

I soggetti che generalmente vengono monitorati costantemente sono tutti coloro che svolgono delle professioni che per le modalità operative tendono a muovere grosse quantità di denaro e che quindi sono a maggior rischio di evasione. Stiamo parlando di imprenditori, liberi professionisti, partite Iva, aziende o commercianti. Davanti ad un accredito di una ingente somma di denaro, a ricorrenti movimenti in entrata e in uscita dal conto corrente, bonifici dall'estero o verso l'estero e prelievi di ingente importo, il fisco tende ad attivarsi per fare i dovuti accertamenti. Paradossalmente, anche il fatto che il contribuente non effettui dei prelievi o dei movimenti sul conto, può rappresentare un campanello d'allarme, poiché si presume che il soggetto possa avere grande disponibilità di liquidità. Se si viene sottoposti ad indagini, dovrà essere il contribuente a dimostrare la piena trasparenza del proprio operato.

Guarda la versione integrale sul sito >

2 di 2



Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.