Si tratta di un contratto con cui i giovani potranno lavorare per la pubblica amministrazione per un periodo di 36 mesi
Con l’inizio del nuovo anno prenderà anche il via la possibilità per i giovani di lavorare nel settore pubblico sottoscrivendo un contratto di apprendistato per la pubblica amministrazione. Si tratta di una nuova procedura di reclutamento finalizzata ad innovare e digitalizzare la pubblica amministrazione. Una iniziativa che rappresenta una nuova risorsa per agevolare l’ingresso dei giovani professionisti nel settore pubblico, garantendo la possibilità di lavorare per il settore pubblico in maniera stabile e con le opportune garanzie anche dal punto di vista della remunerazione. lavoro stabili e remunerative.
Quanto durerà il contratto?
La nuova legge entrata in vigore dal 2024 consente alle amministrazioni pubbliche di poter sottoscrivere contratti di apprendistato con giovani laureati, consentendo di incrementare del 10% le assunzioni degli enti pubblici e il 20% per Comuni, Unioni di Comuni, Province e Città metropolitane. Il contratto in questione avrà una durata che non potrà superare i 36 mesi, con l’inquadramento contrattuale nell’area dei funzionari, con uno stipendio lordo pari a 1.792 euro lordi al mese per 13 mensilità.
Cosa accadrà al termine del percorso?
Una volta concluso il percorso professionale dei 36 mesi, coloro che hanno riportato una valutazione positiva potranno essere assunti a tempo determinato. Per accedere a questa procedura occorre partecipare ad un’apposita selezione che si effettuerà con una prova scritta, con somministrazione di test di teoria, pratica e orali. Potranno prendere parte a questo percorso di inserimento tutti coloro che non hanno superato i 24 anni di età e che hanno riportato una valutazione di laurea calcolata sulla media ponderata dei voti. Sarà anche tenuta in considerazione la regolarità del percorso di studi e le precedenti esperienze maturate in ambito lavorativo.
Il contratto di apprendistato servirà a svecchiare il contingente
L’inserimento di nuovi giovani nella pubblica amministrazione servirà soprattutto ad accelerare i processi di innovazione e digitalizzazione degli uffici, anche per offrire servizi sempre più ottimizzati, efficaci e adeguati alle nuove esigenze di aziende e privati. Servirà anche per svecchiare il personale, tenendo conto che oltre il 50 percento dei comuni italiani non annovera tra i dipendenti persone di età inferiore ai 35 anni.
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