Allerta alimentare, i Nas sequestrano panettoni, dolci e altre leccornie per presenza di parassiti e funghi: ecco dove è successo

L'attività dei Nas è stata mirata a stanare la cattiva conservazione e l'adulterazione delle materie prime soprattutto nel settore dolciario

In occasione delle festività natalizie in cui si raggiunge notoriamente il picco delle vendite di panettoni, pandori, frutta secca e altri dolci e alimenti tipici, i Nas hanno passato al setaccio oltre mille imprese per verificare la genuinità dei prodotti e dei processi di lavorazione, con particolare attenzione alle fasi di produzione e di distribuzione dei prodotti stessi, sia a livello industriale che artigianale.

Oltre un terzo delle attività hanno subito contravvenzioni

Dalle ispezioni è emerso che oltre un terzo delle aziende controllate presentava dei problemi o delle anomalie di vario genere. Sono state 382 le strutture (il 38% di quelle controllate), alle quali è stata contestata almeno una violazione penale o amministrativa. Le contravvenzioni sono state complessivamente 585. In alcuni casi, i Nas, hanno dovuto procedere addirittura al sequestro della merce perchè non idonea alla vendita al pubblico.

La merce sequestrata

Sono state sequestrate ben 39 tonnellate di prodotti dolciari e materie prime a causa del pessimo stato di conservazione e sono state temporaneamente sospese le attività che si svolgevano presso locali afflitti da gravi carenze igienico-strutturali. E' stata rinvenuta merce contaminata da parassiti, priva di tracciabilità e oggetto di frode commerciale. Rilevante l'attività del Nucleo Antisofisticazione e Sanità (NAS) di Bologna che ha provveduto al sequestro di 24 tonnellate di frutta secca contaminata da micotossine nocive per la salute dei consumatori.

Sono 27 le attività che sono state chiuse

A conclusione della vasta operazione sono stati deferiti all'Autorità giudiziaria 18 gestori e titolari di attività con l'accusa di frode in commercio e detenzione di prodotti dolciari in cattivo stato di conservazione. Le attività che sono state sottoposte a chiusura temporanea sono state ben 27. Si tratta di attività il cui valore complessivo del volume di affari supera gli 8 milioni di euro.