Sul vino, a volte comprato sfuso, gli imputati predisponevano la falsa documentazione fiscale e contabile
Dopo un lungo procedimento durato anni, la Cassazione con una propria sentenza ha messo fine ad un raggiro che veniva perpetrato da anni ai danni dei consumatori e che riguardava il commercio di vini che venivano falsamente etichettati come prodotti Docg, Doc e Igt. Ad iniziare questa battaglia contro la contraffazione dei vini venduti nei supermercati, è stato un consorzio di produttori appartenenti a prestigiosi marchi del settore vitivinicolo italiano, che si sono anche costituiti parte civile nel processo.
Come era strutturato il meccanismo di contraffazioneol
I vini venduti nei supermercati venivano venduti anche sfusi e spacciati per Brunello di Montalcino, Chianti Classico, Morellino di Scansano e Montefalco Sagrantino. La sentenza della Cassazione ha confermato la condanna per contraffazione di indicazioni geografiche o di denominazione di origine ai danni dell’ex amministratore di una società che imbottigliava vini. Gli ermellini hanno accertato che l’azienda che contrabbandava questi vini di scarso pregio, predisponeva la falsa documentazione fiscale e contabile, ponendo in vendita, presso vari supermercati “ingenti partite di vino Brunello di Montalcino, Chianti Classico, Morellino di Scansano e Montefalco Sagrantino falsamente etichettato”.
Quanto vale il mercato delle frodi alimentari
Dopo la denuncia da parte dei consorzi, si è mossa la Guardia di Finanza per accertare i fatti. Questa attività di contraffazione che è proseguita per diversi anni, ha cagionato dei danni molto seri al mercato del vino Made in Italy. Secondo l’Istat, il mercato della contraffazione alimentare è molto florido nel nostro paese e frutterebbe qualcosa come 15 miliardi euro ogni anno. Si stima che soltanto la contraffazione dei vini italiani nel mondo valga almeno un terzo dei sei miliardi di valore complessivo delle frodi di prodotti agroalimentari.
Cosa servirebbe per reprimere il fenomeno della contraffazione
Oltre al danno economico, le frodi alimentari che riguardano anche il settore del vino, arrecano dei danni molto seri anche all’immagine delle stesse aziende produttrici che rischiano di perdere di credibilità agli occhi dei consumatori. Nonostante tutte le risorse impiegate dalle istituzioni per contrastare questa piega, questo fenomeno risulta ancora molto diffuso. Servirebbero campagne di sensibilizzazione più efficaci per poter reprimere la contraffazione.
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