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Angelo Mangiante svela uno dei segreti di Sinner: “Agli avversari nasconde…”

Jannik Sinner è l'atleta perfetto? Il giornalista Sky ed ex tennista Angelo Mangiante svela un segreto del giovane altoatesino

Angelo Mangiante svela uno dei segreti di Sinner: “Agli avversari nasconde…”
epa11276392 Jannik Sinner of Italy in action against Stefanos Tsitsipas of Greece during htheir semi final match at the ATP Monte Carlo Masters tennis tournament in Roquebrune Cap Martin, France, 13 April 2024. EPA/SEBASTIEN NOGIER

Il giornalista ed ex tennista Angelo Mangiante racconta un aspetto particolare, nonché “arma segreta”, di Jannik Sinner

Jannik Sinner è l’uomo del momento: il 22enne altoatesino, astro nascente del tennis italiano, è il n°2 del ranking mondiale e ha messo nel mirino il primo posto occupato dal leggendario Novak Djokovic. Sinner schiaccia gli avversari sul campo grazie alla combo di talento e freschezza ma, allo stesso tempo, sorprende per la grande maturità che dimostra in un’età così giovane. É l’atleta perfetto? Presto per dirlo, intanto però il giornalista e inviato Sky Angelo Mangiante (tra l’altro ex tennista) ha svelato a FanPage.it uno dei segreti della promessa del tennis mondiale.

Il segreto di Sinner

Mangiante ha spiegato che a colpirlo riguardo Sinner è “la concentrazione, la sicurezza e la tranquillità che ha in campo. L’avevo visto giocare per la prima volta al Foro Italico contro Musetti ed era un giocatore che, avendo solo 17 anni, non faceva trasparire emozioni. E questo è sempre stato un vantaggio, perché non mostra insicurezze all’avversario. Mi era piaciuta la sua capacità mentale, mi sembrava già un giocatore fatto. Si vedeva che dietro c’era un lavoro meraviglioso di Riccardo Piatti, perché allora era allenato da lui. Aveva una fluidità di gioco e una velocità di palla notevoli, pur avendo pochi muscoli“. Sinner è quindi un muro di ghiaccio per gli avversari, perché nasconde sempre le sue emozioni, il che rende più complicato affrontarlo e provare a batterlo.

La maturità del tennista

Altra dote di Sinner, ora impegnato nell’ATP Madrid, è secondo Mangiante “l’umiltà, la spiccata cultura del lavoro, il fatto che dedica tutto se stesso all’allenamento. É un esempio di applicazione, concentrazione e sacrificio. Sinner che vince sul campo lo vediamo tutti, ma ci sono tanti che lo fanno. Lui però rappresenta un modello anche fuori dal campo”. É proprio questo l’aspetto che, unito alla forza sul campo, fa la differenza (nel lungo periodo) nella carriera di un atleta e Sinner è sulla buona strada per diventare un’icona di sport.

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Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.

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