Sono cambiate le soglie per l’Assegno di inclusione e il Supporto formazione e lavoro, le due misure varate dal governo Meloni: ecco le nuove modifiche
La nuova legge di bilancio 2025 ha stanziato maggiori fondi per finanziare alcune misure a sostegno delle persone che vivono in condizioni di povertà, aumentando anche gli importi relativi ad Assegno di inclusione (Adi) e Supporto formazione e lavoro (Sfl). Queste due misure sono state introdotte dal governo Meloni poco dopo l’insediamento per sostituire il reddito di cittadinanza. L’Assegno di Inclusione è stato introdotto per aiutare quelle famiglie in cui ci sono persone “non occupabili” (minorenni o over 60, con disabilità o in situazioni di fragilità). La seconda misura supporta coloro che non hanno lavoro e che frequentano corsi di formazione per integrare i propri curriculum.
I nuovi requisiti
A partire dal mese di gennaio 2025 sono stati introdotti nuovi requisiti per l’accesso alle due prestazioni a sostegno. Come ha avuto modo di spiegare l’Inps con una propria circolare, gli accrediti previsti per il mese di gennaio 2025 subiranno dei ritardi per questioni tecniche legate proprio ai nuovi requisiti. Sono state infatti elevate le soglie Isee per poter accedere ai benefici in questione anche per ampliare il novero delle famiglie che versano in condizione di disagio economico che così potranno ottenere una fonte di reddito in più.
Le nuove soglie
Per quanto concerne l’Assegno di Inclusione, la soglia Isee salirà da 9.360 euro a 10.140 euro. La soglia di reddito familiare passa da 6mila euro a 6.500 euro. La soglia di reddito per le famiglie composte interamente da over 67, persone con gravi disabilità o non autosufficienti balzerà da 7.560 euro a 8.190 euro. Nel caso di famiglie numerose, questa soglia deve essere moltiplicata per la scala di equivalenza e quindi schizza in alto.
Le modifiche alle soglie
Quelle famiglie che vivono in affitto e che dichiarano la locazione nella Dsu ai fini Isee possono beneficiare di soglie Isee più alte per accedere alle prestazioni a sostegno del reddito. La soglia di reddito per le famiglie in affitto, in questo caso, balza a 10.140 euro. La normativa per chi vive in affitto prevede che l’integrazione del reddito salga da 3.360 euro a 3.640 euro. Questa soglia viene integrata di 1.950 euro (e non più di 1.800 euro) qualora il nucleo familiare sia composto da persone di età superiore a 67 anni o da persone affette da gravi disabilità o non autosufficienti
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