Filtrano le prime indiscrezioni sulla data in cui si potranno iniziare a presentare le domande per richiedere la prestazione a sostegno del reddito: ecco i dettagli
Dal 2024 l’Assegno di Inclusione sostituirà in tutto e per tutto il Reddito di Cittadinanza e diventerà la misura a sostegno del reddito a beneficio soltanto di determinate categorie di soggetti che hanno perso il lavoro. Questa prestazione, secondo quanto prevede la normativa che l’ha introdotta, sarà appannaggio solo delle persone inoccupabili, vale a dire soggetti affetti da disabilità o fragili, nuclei familiari con minorenni, over 60 o persone disabili e invalide.
Le differenze con il RdC
A differenza di quanto avveniva con il Reddito di Cittadinanza, le persone di età compresa tra 18 e 59 anni che hanno perso il lavoro ma che vengono considerate comunque occupabili, non avranno diritto a percepire l’assegno di inclusione. Per questa categoria di persone sarà disponibile solo il Supporto alla formazione e al lavoro che dovrebbe favorire il reinserimento rapido nel mondo del lavoro.
Quando si potrà presentare la domanda?
Secondo quanto stabilito dal governo, la presentazione delle domande per richiedere l’Assegno di Inclusione potrà già avvenire a partire da metà dicembre, anche se al momento resta ancora un ipotesi in assegna di comunicati ufficiali in merito. La presentazione delle domande sarà anticipata di qualche settimana rispetto all’entrata in vigore della prestazione anche per far fronte alle tante domande che si preparano ad arrivare. Al momento, però, manca il decreto attuativo per far ufficialmente partire la procedura.
Ecco cosa manca ancora
Il governo non ha ancora pubblicato le linee guida che riguardano, nello specifico, il funzionamento dell’assegno di inclusione, i termini e le modalità di richiesta del beneficio addizionale per chi avvia un’attività lavorativa autonoma o di impresa individuale o una società cooperativa. Mancano ancora le istruzioni specifiche da parte dell’Inps su come dovrà essere presentata la domanda online sul sito dell’Istituto o tramite Caf o Patronati. L’unica cosa certa è che dopo la presentazione della domanda 3.360 euro all’anno (280 euro mensili).
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