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Assegno di Inclusione, nuovo messaggio Inps: “Pagamenti in leggero ritardo…”

L’Istituto di previdenza sociale ha ufficializzato lo sblocco delle domande per le famiglie con maggiorenni in condizione di svantaggio

Assegno di Inclusione, nuovo messaggio Inps: “Pagamenti in leggero ritardo…”
Foto Wikimedia Commons

Alcuni nuclei familiari che annoverano persone svantaggiate dovranno attendere un po’ di più: ecco perchè

Il nuovo messaggio pubblicato dall’Inps il 13 maggio (il numero 1816), contiene alcune informazioni importanti per i nuclei familiari che percepiscono o che hanno effettuato domanda per percepire l’assegno di Inclusione. Nel messaggio viene illustrato lo sblocco degli assegni per qui nuclei familiari che annoverano persone maggiorenni in condizione di svantaggio. E’ stato però anche preannunciato che l’assegno a maggio verrà pagato, per molti nuclei familairi, con un leggero ritardo rispetto ai tempi prestabiliti.

Chi dovrà attendere un po’ di più

Secondo la prassi stabilita dall’Inps, il primo assegno che viene erogato alle famiglie, viene pagato effettivamente il 15 del mese. Il giorno previsto per i successivi pagamenti è invece 27 di ogni mese. Una data che può variare in caso di coincidenza con festività. Per il mese di maggio, il pagamento degli assegni per chi ha già percepito il primo assegno, è il 28. Per le famiglie con soggetti svantaggiati, bisognerà attendere qualche giorno in più per via di alcuni rallentamenti da parte degli uffici comunali deputati a controllare la sussistenza dell’effettiva condizione di svantaggio.

Circa 300 mila le famiglie interessate dai pagamenti ritardati

Le famiglie che saranno coinvolte in questo “ritardo” sono circa 300 mila. Si tratta di quelle famiglie che percepiscono l’Adi da gennaio e che rischiano lo stop al beneficio in caso di mancata “presa in carico”. A decorrere da aprile 2024, sono stati erogati gli assegni di Inclusione per le quali non è stato comunicato da parte delle amministrazioni comunali l’esito delle verifiche relative alle condizioni di svantaggio. Per quanto concerne il servizio di “Validazione delle certificazioni ADI” rilasciato per gli operatori delle ASL, va ricordato che l’operatore della Struttura sanitaria, accedendo al servizio, sarà chamato a verificare e attestare le validità delle condizioni riportate.

A chi spetterà validare le condizioni di svantaggio

Nel messaggio Inps è stato chiarito che ogni Struttura competente sarà chiamata a validare la condizione di svantaggio e/o l’inserimento nel programma di cura e assistenza per quanto di pertinenza. E’ stato anche chiarito che la mensilità di maggio dell’ADI, sarà erogato a 672.926 nuclei familiari. A questo numero vanno anche aggiunti i 29mila nuclei familiari le cui domande sono ancora in fase di istruttoria.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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