Se l’Isee non viene rinnovato entro la scadenza, si rischia di non percepire l’importo pieno: ecco il motivo
Dal 2022 l’assegno unico ha sostituito in tutto e per tutto il vecchio assegno familiare diventando l’unica prestazione che lo Stato eroga a tutte le famiglie italiane, comprese anche le coppie conviventi, in cui è presente uno o più figli a carico di età inferiore ai 21 anni. Si tratta di una misura a sostegno el reddito che spetta per ogni figlio minorenne a carico e la cui erogazione inizia a decorrere a partire già dal settimo mese di gravidanza.
Chi dovrà presentare la domanda
La riscossione dell’assegno unico non è affatto scontata per determinate categorie di famiglie che saranno tenute a dover ripresentare la domanda in presenza di determinati requisiti. Va subito premesso che chi già percepisce il beneficio, non avrà alcuna necessità di ripresentare una nuova domanda. Solo chi deve ricevere per la prima volta l’assegno unico dovrà per la prima volta presentare la domanda all’Inps o tramite il portale ufficiale o avvalendosi del consulto di un Caf o di un patronato.
Come evitare la riduzione dell’assegno
Va precisato che per continuare a riscuotere l’assegno unico non occorre presentare la domanda ogni anno ma è altrettanto vero che è necessario in ogni caso rinnovare per tempo l’Isee, altrimenti si rischia di percepire l’importo minimo. L’importo che viene erogato a titolo di assegno unico per figli dipende strettamente dall’Isee del nucleo familiare nonché dal nucleo familiare stesso. Solo così si potrà avere appieno l’importo spettante. Se l’Isee non viene rinnovato, non si potrà avere l’importo massimo spettante.
Le scadenze da rispettare
Considerando che la validità dell’Isee va dal primo gennaio al 31 dicembre di ogni anno, già da gennaio 2024 occorrerà presentare il nuovo Isee per avere l’assegno pieno. Per presentare il nuovo Isee 2024 c’è tempo fino al 29 febbraio 2024, per evitare che l’assegno subisca una decurtazione. Mentre ci sarà tempo fino al 30 giugno 2024 per effettuare il ricalcolo e ricevere le mensilità arretrate a partire da gennaio. Qualora l’Isee venisse rinnovato dopo luglio, in questo caso non spetterà alcun arretrato.
Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.