Assegno Unico marzo 2024, questo mese arriverà in ritardo: le spiegazioni dell'Inps

Il problema si pone soprattutto per tutte quelle famiglie che hanno percepito il Reddito di cittadinanza per tutto il 2023: il ritardo previsto

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Molte famiglie che percepiscono l'assegno unico dovranno attendere ancora qualche settimana: il contenuto del messaggio Inps

L'assegno unico del mese di marzo 2024 verrà pagato in ritardo per motivi che l'Inps ha già reso noti da diverso tempo. Bisognerà ancora attendere un'altra settimana affinchè l'importo venga erogato direttamente sui conti correnti dei beneficiari. L'assegno di marzo sarà ricalcolato sulla base del nuovo Isee. La data di pagamento dovrebbe oscillare tra il 18 e il 20 marzo 2024, come ha avuto modo di spiegare la stessa Inps con il messaggio numero 15 del 2024.

Chi percepirà l'assegno in ritardo

Il problema si pone soprattutto per tutte quelle famiglie che hanno percepito il Reddito di cittadinanza per tutto il 2023, dove l’Assegno unico era integrato nella ricarica mensile. Questi nuclei familiari, per poter continuare a ricevere la prestazione, sono stati obbligati a presentare una nuova domanda entro la fine del mese scorso. Per queste famiglie i tempi per la riscossione dell'assegno unico si sono prorogati, arrivando quasi fino alla fine del mese.

Quando arriva l’Assegno unico a marzo 2024

Come anticipato con lo stesso messaggio Inps, l’Assegno unico di questo mese è in pagamento tra lunedì 18 e mercoledì 20 marzo. L'unica certezza è che al momento non vi è un determinato criterio con cui viene deciso chi lo riceverà prima. Per poter avere ulteriori ragguagli sulla data di pagamento, bisognerà accedere all’area personale MyInps, dove pochi giorni prima dall’accredito verrà pubblicato un messaggio con la data esatta della disposizione di pagamento.

I tempi per chi presenterà la domanda in ritardo

Dovranno aspettare ancora più tempo quelle famiglie che hanno presentato la domanda nel mese di febbraio 2024. Per queste famiglie i tempi di pagamento sono stimati tra il 25 e il 30 marzo. A parte il ritardo che riguarderà solo il mese di marzo, i pagamenti riprenderanno con regolarità nelle mensilità successive. Per coloro che ancora non hanno presentato la domanda, non sono scaduti i termini per la presentazione. Se lo faranno entro giugno, riceveranno il pagamento nel mese successivo, mantenendo però il diritto al percepimento dei relativi arretrati.


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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.