A novembre occorrerà mettersi in regola eliminando alcune difformità che riguardano l’Isee o la propria situazione patrimoniale: i dettagli
Sono tante le famiglie italiane che nel 2024 riceveranno un importo maggiorato dell’assegno unico, la misura a sostegno del reddito delle famiglie con figli fino a 21 anni e di importo variabile in base all’Isee e alla numerosità del nucleo familiare. Gli assegni saranno molto più corposi non solo per via dell’indicizzazione al costo della vita ma anche per volontà del governo che ha stanziato altri fondi per rendere rimpinguare l’assegno.
Cosa potrebbe accadere
A novembre, molte famiglie che beneficiano dell’assegno unico, potrebbero vedersi ridotto l’importo della prestazione per ragioni di difformità o di omissioni Isee. Dal prossimo mese di novembre, infatti, occorrerà regolarizzare la propria posizione soprattutto in caso di discordanze tra patrimonio mobiliare e redditi dichiarati. Anche la presenza di omissioni o difformità sull’Isee, indurranno l’Inps ad erogare l’assegno minimo in attesa che venga regolarizzata la posizione del richiedente.
Come mettersi in regola
Per non correre il rischio di ricevere un importo minore nell’assegno unico per figli occorre seguire determinate procedure. La prima cosa da fare è correggere il proprio Isee per continuare a percepire l’importo spettante più alto della somma minima. In tal senso, è possibile chiedere al proprio Caf che venga rettificata la Dsu (Dichiarazione sostitutiva unica) già trasmessa, nel caso in cui il Caf abbia commesso un errore materiale nella compilazione.
Gli altri consigli
Per mettere in regola la propria posizione, sarà anche possibile richiedere alla sede Inps di competenza territoriale l’apposita documentazione per dimostrare l’autenticità e la perfetta corrispondenza alla realtà dei dati contenuti nell’Isee. In alternativa, è possibile anche presentare ex novo una Dsu priva di difformità.
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