Daniil già si era più volte lamentato negli ultimi mesi della loro qualità, l’ultimo sfogo proprio a Torino
Il cosiddetto “Pallina gate” esploso dopo la contestazione veemente del tennista russo, continua a tenere banco in questa fase iniziale delle Atp Finals in corso di svolgimento a Torino. Il tennista russo ha stigmatizzato il fatto che le aziende produttrici delle palline da tennis moderne ne hanno rallentato la velocità soprattutto dopo i rimbalzi e per questa ragione, a suo modo di vedere, metterebbero a rischio la salute delle articolazioni dei giocatori.
Le accuse del tennista russo
Una tesi che è stata avallata anche da altri giocatori illustri che stanno prendendo parte alle Atp Finals, come Zverev e Rublev, le cui dichiarazioni nei rispettivi post gara, hanno fatto da eco a quanto asserito da Medvedev. Sotto accusa è finita la resa in campo delle nuove palline, ma anche gli effetti a lungo termine sulla salute stessa dei tennisti. Medvedev ha spiegato ai cronisti di aver effettuato delle ricerche apposite sulle aziende che producono questo materiale, scoprendo che dopo la pandemia le palline sono peggiorate diventando più lente.
Il motivo delle lamentele
Le nuove palline, secondo il tennista russo, causerebbero a lungo andare dei problemi al gomito o al polso. La nuova struttura delle palline sarebbe stata dettata dall’esigenza da parte delle aziende di tagliare i costi. Per questa ragione è stata utilizzata una gomma molto più economica che renderebbe le palline da tennis tra il 30% e il 60% più lente in media rispetto a prima della pandemia. Insomma, secondo Medvedev, il Covid avrebbe avuto effetti negativi anche sulle classiche palline gialle che vengono scagliate dai tennisti da una parte all’altra del campo.
Cosa c’è di vero
In realtà, c’è una parte di vero in quanto affermato dal tennista russo. Il nuovo materiale impiegato per fare le palline di tennis avrebbe l’effetto di trattenere maggiormente l’aria e la pressione. Per questa ragione le palline volano molto velocemente nell’aria per i primi due, tre metri, ma poi rallenterebbero progressivamente. Pur dichiarando di non avere nulla da lamentarsi dopo aver disputato una stagione di altissimo livello, Medvedev si è detto molto preoccupato per la propria salute e per quella dei colleghi.
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