L’aumento delle pensioni potrebbe arrivare già a dicembre, con un conguaglio anticipato rispetto ai tempi ordinariamente previsti
Nel solco di quanto avvenne già lo scorso anno, l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni potrebbe decidere di pagare in anticipo il conguaglio derivante dalla perequazione, anticipando gli aumenti di un mese. Si tratta di una indiscrezione proveniente da qualificate e attendibili fonti governative. Pertanto l’ipotesi di un aumento delle pensioni già a dicembre sembra prendere quota in maniera decisa. Già lo scorso anno, col Decreto Legge n. 145 venne deciso di effettuare il conguaglio già dal mese di dicembre, anticipando gli aumenti che avrebbero dovuto essere elargiti solo a gennaio dell’anno successivo.
Una boccata d’ossigeno per i pensionati
Una sorta di premio che il governo intende dare ai pensionati italiani anche grazie all’extragettito fiscale che ha consentito alle casse dell’erario di respirare e di mettere da parte un bel gruzzoletto. La decisione potrebbe rappresentare una piccola boccata d’ossigeno per i pensionati, che nel mese di dicembre ed in vista del Natale avrebbero qualche soldo in più da spendere per cenoni e regali.
I pensionati più poveri saranno più agevolati
Se la misura venisse confermata, l’aumento delle pensioni partirà, come scritto in precedenza, già a gennaio. La rivalutazione pensioni, che segue di pari passo l’aumento del costo della vita, continuerà nel solco del regime già cristallizzato nell’ultima Legge di Bilancio. Ad essere maggiormente agevolati saranno i pensionati con assegni più bassi, fino a quattro volte il minimo INPS, la cui rivalutazione degli assegni sarà al 100% del maggior costo della vita.
Come funzionerà
Gli assegni mensili che eccedono l’importo di 2.271,76 euro potranno beneficiare di un aumento più ridotto, basato su fasce di reddito con percentuali decrescenti. In questo modo si ridurranno le differenze tra gli assegni dei pensionati che prendono pensioni più basse e quelli che percepiscono pensioni più alte. Chi percepisce le pensioni minime beneficerà di un incremento pari al 120% del valore attuale, esattamente come avvenne lo scorso anno. Prosegue dunque la politica dell’attuale governo finalizzata al sostegno dei pensionati con redditi più bassi, più vulnerabili e quelli più penalizzato dall’aumento del costo della vita.
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