Autovelox non omologati, ci sono migliaia di multe non valide: ecco come fare ricorso e chi può farlo
Autovelox non omologati, migliaia di multe non valide: quali sono e chi può fare ricorso tenendo presente cosa si rischia.
Autovelox non omologati, ci sono migliaia di multe non valide
Guerra agli autovelox, molti automobilisti sono pronti a contestare migliaia di multe. Tutto deriva da una sentenza della Corte di Cassazione che potrebbe mettere in crisi le casse di tanti Comuni d'Italia. Questa rivoluzione è iniziata con il caso dell'avvocato Trevigiano Andrea Nalesso, sanzionato per aver sfiorato di 7 km/h il limite di velocità fissato a 90, mentre guidava sulla tangenziale cittadina. Ma la sua infrazione è stata segnalata da un autovelox non omologato e per questo la Corte ha dichiarato illegale la multa, aprendo la porta a migliaia di persone che hanno presentato ricorsi simili. E' quanto riportato da Leggo.it.
Quali sono gli autovelox non omologati
Se i ricorsi verranno ammessi dalla Corte e invalidate le sanzioni, i comuni si troveranno a dover risarcire con gli interessi l'importo della multa. Anche perché, come sostiene Carlo Rapicavoli, direttore veneto dell'associazione dei comuni, come riporta Repubblica, “i macchinari non omologati sono la stragrande maggioranza di quelli che si trovano tra le strade“. La sentenza ha sottolineato la differenza tra autorizzazione del Ministero dei Trasporti e omologazione. Emanuela Ficara, avvocato esperto in contestazioni di violazione del Codice della Strada: “La legge parla di approvazione e omologazione come fossero la stessa cosa, ma secondo un filone giurisprudenziale maggioritario sono distinte“. L'esperto dice che per sapere se un autovelox è omologato oppure no “si può fare un accesso agli atti e verificare se quell’apparecchio ha un certificato di omologazione. In alcuni casi il Comune potrebbe anche aver messo a disposizione queste informazioni online“.
Chi può fare ricorso e cosa rischia
In attesa di chiarimenti da parte del Ministero dei Trasporti e delle nuove norme che regolano la materia, gli automobilisti che ricevono una multa “potranno cercare di presentare ricorso o di richiedere un certificato di omologazione" ha detto Rapicavoli. Solo in Veneto, sono a rischio circa 16 milioni di euro già messi a bilancio. Per non parlare delle spese legali che dovranno essere pagate ai residenti che hanno vinto un ricorso. Afferma Ficara: “Se facessi l'avvocato per il Comune di Treviso consiglierei di annullare tutte le multe e omologare gli autovelox prima che comincino ad arrivare i ricorsi“.
Ma per fare ricorso, ecco cosa ha spiegato l'esperto: “esistono due modalità: una prevede di rivolgersi al prefetto entro 60 giorni dalla sanzione, ma di fatto ci si rivolge alla stessa amministrazione che ha fatto la multa. Il vantaggio è che il ricorso è gratuito, perché non bisogna anticipare la marca da bollo. Ma lo svantaggio è che se lo perdo la sanzione raddoppia".
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