Aviaria nuova pandemia
Il professor Matteo Bassetti rilascia una dichiarazione a Radio Cusano, intervenendo nel corso della trasmissione ‘5 Notizie’ condotta da Gianluca Fabi con riferimento all’uscita di un nuovo piano pandemico per i virus che tarda ad arrivare, come il Covid. E’ quanto riportato da Il Gazzettino. Solo qualche giorno fa, l’infettivologo sosteneva di quanto fosse necessario un nuovo piano pandemico per i virus respiratori, a margine di un’intervista che aveva rilasciato. Il medico prosegue dicendo che l’influenza aviaria sta colpendo in modo pesante gli Stati Uniti e si chiede se oggi l’Italia sia pronta per affrontare una nuova pandemia come quella del Covid. Bassetti afferma che l’aviaria è un’influenza importante che in realtà non è nemmeno più aviaria, visto che ha colpito le mucche da latte e adesso viene ritrovata per questo motivo anche nei latticini dei supermercati americani. Secondo l’infettivologo, un piano pandemico per le malattie respiratorie sia pronto dal punto di vista tecnico da quasi un anno, ma che non è ancora stato applicato.
Il piano pandemico
Il professor Matteo Bassetti prosegue dicendo visto le inchieste che stanno uscendo adesso sulla pandemia Covid, che hanno come primo punto critico la mancanza di un piano pandemico nel 2020, non comprende come ancora oggi non si possa esserne dotati. Inoltre, aggiunge che bisogna poi vedere un piano pandemico nel 2020 a cosa potesse servire in mancanza di conoscenze su un virus come il Covid. L’infettivologo sottolinea come sia possibile dopo anni passati a combattere il Covid arrivare oggi senza un nuovo piano pandemico. Con riferimento a una possibile ingerenza della politica nella stesura del nuovo piano pandemico afferma di credere che la politica faccia sempre brutta figura quando si interessa di scienza. Il piano pandemico è di natura tecnica e deve essere scritto da scienziati e medici secondo delle evidenze scientifiche, non da politici. “I politici devono fare politica e lasciare questo genere di lavori ai tecnici“. Concludendo, Bassetti si augura che la politica non abbia messo lo zampino nel redigere questo nuovo piano e che attraverso le sollecitazioni dei medici ne avremo presto uno.
I virus respiratori
Sempre ai microfoni di Radio Cusano, Matteo Bassetti si appresta a concludere il suo intervento analizzando l’evolversi dei virus respiratori nel corso degli anni. “I segnali che arrivano dal mondo ci dicono che oggi tutto va più veloce e i virus non fanno eccezione. Con l’evolversi dei trasporti si va da una parte all’altra del mondo in pochissimo tempo, e questo aumenta la diffusione del virus. Se prima avevamo nuove infezioni ogni 15-20 anni ora arrivano da fuori nuovi virus molto più radidamente“. L’infettivologo continua sull’argomento, dicendo che l’influenza aviaria oggi colpisce Texas e California, che il virus è presente nel latte venduto nei centri commerciali in America. “Si tratta di un’infezione che proviene dall’occidente ed è vicino a noi. E’ praticamente certo che l’aviaria sarà la nuova pandemia dopo il Covid. Bisogna essere preparati, sicuramente bisognerà scegliere se fare come durante il Covid e istituire un comitato d’emergenza oppure attuare una più lungimirante prevenzione. Il tema è questo: siamo pronti a far fronte a nuova pandemia? Ci sono i posti letto negli ospedali, i medici, i farmaci, i respiratori da usare per i pazienti più gravi? Siamo in grado di dire chi si occuperà dei vaccini già da adesso? Perchè quando esploderà il problema parliamo di 9 miliardi di persone potenzialmente bisognosi di cure. Dobbiamo essere pronti e non inseguire l’emergenza, credo che dopo gli anni del Covid questo sia il minimo sindacale”. Così chiude Bassetti il suo intervento”.
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Classe 1971, da oltre un decennio svolgo il lavoro di redattore web. Ho collaborato con molti siti ed essendo una persona poliedrica mi sono occupato di svariati argomenti, dall'astrologia alla salute, dalla politica al fisco, dalla tv allo sport. Ma mi diletto anche nella stesura di articoli di terremoti, astronomia, cronaca, tecnologie e lotterie. Adoro scrivere ma anche leggere.
