L'avvocato di Franco Di Mare: "In Rai ci sono altri casi di mesotelioma..."

Il legale di Franco Di Mare svela all'agenzia Dire: "Ci sono altri casi di mesotelioma in Rai". Ecco cos'ha chiesto il legale

Franco Di Mare, giornalista RAI, durante la conferenza stampa di chiusura della Campagna 18+ "Con le regole non si gioca", Roma, 14 maggio 2015. ANSA/ RICCARDO ANTIMIANI
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Franco Di Mare non sarebbe l'unico giornalista Rai affetto da mesotelioma: la rivelazione del suo avvocato

La notizia del mesotelioma di Franco Di Mare ha scioccato migliaia di persone: il noto giornalista e conduttore Rai è apparso con un respiratore al naso domenica scorsa nel programma “Che Tempo che Fa“, condotto da Fabio Fazio, ed ha annunciato di convivere da qualche anno con questa grave forma tumorale. Di Mare, 68 anni di cui tanti di esperienza da inviato di guerra prima di passare al ruolo di presentatore, non sarebbe l'unico giornalista Rai ad essere affetto dal mesotelioma; a dichiararlo all'agenzia Dire è stato il suo avvocato Ezio Bonanni.

La rivelazione dell'avvocato Bonanni

Bonanni, Presidente dell'Osservatorio Nazionale Amianto, ha dichiarato che “in Rai ci sono anche altri casi di mesotelioma che noi, come Osservatorio Nazionale Amianto, stiamo seguendo. Potrebbero esserci tracce di amianto all'interno della sede di viale Mazzini, ho chiesto un accesso agli atti per verificare se la sede fosse stata bonificata ma ancora non mi è stato dato l'ok“. Intanto però il legale di Di Mare è certo di una cosa: “la denuncia così forte e coraggiosa di Franco – ha detto – costituirà una pietra miliare della tutela della salute non solo dei giornalisti ma anche di tutti gli altri lavoratori che hanno subito un danno“. La prima ipotesi sulle cause del mesotelioma

Le parole di Di Mare

Sono stato a lungo nei Balcani – aveva spiegato domenica scorsa Franco Di Mare, in diretta su NOVE, riguardo le cause del mesotelioma – tra proiettili all’uranio impoverito, iper-veloci, iper-distruttivi, capaci di buttare giù un edificio. Ogni esplosione liberava nell’aria infinite particelle di amianto. Ne bastava una. Seimila volte più leggera di un capello. Magari l'ho incontrata proprio a Sarajevo, nel luglio del 1992, la mia prima missione. O all’ultima, nel 2000, chissà. Non potevo saperlo, ma avevo respirato la morte. Il periodo di incubazione può durare anche 30 anni ed eccoci". Ora però c'è anche l'ipotesi amianto nella sede Rai.

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Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.