Azzannata e trascinata nel canale dal cane del vicino: "Mi è saltato addosso e...". Ecco cos'è successo
Cristina azzannata da un cane di grossa taglia del vicino, viene trascinata nel canale. Ecco cosa è successo.
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Azzannata e trascinata nel canale dal cane del vicino
Ennesima aggressione da parte di un cane di grossa taglia nei confronti di una persona. Una passeggiata con il cagnolino finita in ospedale con un braccio lacerato dai morsi di un corso. E' successo a Mestre, dove una donna, Cristina L., era uscita di casa con il suo cane Jack ma è stata aggredita dall'animale del vicino. E' quanto riporta Repubblica.
Il racconto di Cristina
A Il Gazzettino Cristina ha spiegato come sono andate le cose: “Ero al telefono e non mi sono subito resa conto del fatto che il cane mi stava per piombare addosso. Ho sentito un grido del suo padrone che mi avvertiva; l’animale si era liberato dal lungo guinzaglio con un semplice collarino e ci aveva puntato. Quando mi ha raggiunto ho pensato a salvare il mio Jack, l’ho sollevato ma il cane nel frattempo mi aveva azzannato il braccio sinistro. Mi ha trascinata in un fossato, ho bevuto acqua stagnante e a quel punto ho dovuto mollare il guinzaglio di Jack e il cane si è avventato su di lui. Una scena terribile, me la ricorderò finché vivrò".
La corsa in ospedale
Cristina è corsa in ospedale, è stata operata al braccio e ricucita con decine di punti di sutura. “Mi hanno dato 40 giorni di prognosi, ho il braccio pieno di chiodi e dovrò essere operata nuovamente – racconta al Gazzettino segnata nel corpo e nell'umore: “Adesso la paura di incontrare di nuovo quel cane è tanta".
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La denuncia
“Non è colpa degli animali ma di chi li tiene". La fascia blu a sorreggere al collo l'avambraccio sinistro spezzato, con 4 chiodi fissati all'osso e i ferri in metallo per far rientrare la frattura esposta. La mano di Cristina tende a gonfiarsi, causando formicolii e dolori che di certo non l'hanno fatta dormire la notte. Cristina è seduta, davanti alle ricette, le medicine e le prescrizioni appoggiate al tavolo e inizia a ripercorrere a fatica l'aggressione subita dal cane del vicino Andrea, che, spiega, poteva costarle la vita. E' però decisa a denunciare e a lanciare un appello alla responsabilità dei padroni nel gestire categorie particolari di animali o quattro zampe di grossa taglia.
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Il padrone del cane
Cristina ricorda di aver urlato con un dolore al braccio lancinante. “Ho urlato con tutto il fiato che avevo. Il vicinato mi ha soccorso e mi ha aiutata, anche la proprietaria del corso“. che intanto si era allontanato dal cane più piccolo. Il Suem poi ha trasferito Cristina all'ospedale all'aAngelo di Mestre dove ha subito il primo intervento per l'applicazione dei chiodi. I carabinieri invece, hanno verificato casa del proprietario di Rocky, le certificazioni e l'assicurazione dell'animale. “Il mio cane è assicurato, vaccinato e chippato e non mi ha mai dato problemi, tanto che qui a casa convive con una bambina di 6 anni. Si agita e salta, senza mai essere arrivato al punto di attaccare altri cani, durante la vicinanza a esemplari maschi. Quel giorno mentre tirava la corda, che è quella usata dagli alpinisti, s un tratto sento uno “stoc" e mi sono accorto che gli si era spezzato il collare“. E proprio in quel momento Cristina è stata azzannata. “mi sono buttato nel fosso quando lei è caduta, per tentare di afferrare Rocky. Dopo si è calmato. Voglio che la signora sappia che mi assumo tutte le responsabilità. Sto attendendo la querela e poi la porterò alla mia compagnia assicurativa, mi dispiace moltissimo. Ho la scena davanti agli occhi e sono sconvolto a ripensarci.
Classe 1971, da oltre un decennio svolgo il lavoro di redattore web. Ho collaborato con molti siti ed essendo una persona poliedrica mi sono occupato di svariati argomenti, dall'astrologia alla salute, dalla politica al fisco, dalla tv allo sport. Ma mi diletto anche nella stesura di articoli di terremoti, astronomia, cronaca, tecnologie e lotterie. Adoro scrivere ma anche leggere.