Bambino di 13 mesi ucciso da due pitbull, parla la zia: "Mia sorella mi ha raccontato che i cani..."

Michela Santoro, zia del piccolo Francesco, ha detto la sua sulla tragica morte del piccolo Francesco (assalito da due pitbull)

Una veduta del giardino a Campolongo (Salerno) dove un bambino di 15 mesiè morto dopo essere stato azzannato da due pitbull, 22 aprile 2024. ANSA (NPK)
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Le ultime notizie sulla tragedia di Eboli: ecco cos'ha detto la zia del bimbo ucciso dai pitbull

Tiene banco la tragica storia di Eboli, l'attacco fatale di due pitbull nei confronti di un bambino di tredici mesi che è stato ucciso questa mattina dai morsi degli animali: i cani sarebbero evasi dalla villetta in cui vivevano con la padrona (un'amica della madre del piccolo) e, dopo aver puntato il bimbo, lo hanno “strappato di mano" dalla mamma e lo hanno morso causandogli lesioni fatali. La vittima si chiama Francesco Pio D'Amaro, feriti anche la madre e lo zio del neonato che hanno provato invano a toglierlo dalle grinfie dei pitbull. Della triste vicenda ha parlato la zia della vittima, la signora Milena Santoro (sorella della madre del bambino): ecco cos'ha detto, come riportato da Leggo.it.

L'ipotesi della zia di Francesco

Forse i cani hanno pensato che il bambino fosse un pericolo poiché non lo avevano mai visto – ha spiegato Milena – perché i pitbull erano già chiusi in stanza quando sono arrivata. Mia sorella mi ha raccontato che i cani l'hanno attaccato direttamente. In casa c'erano anche i miei due fratelli, mio nipote era in braccio a uno di loro. I cani non conoscevano il bambino perché quando lui girava per casa venivano chiusi. Forse sono scappati dalla stanza quando lo hanno visto. Noi li conoscevamo, non hanno mai dato problemi. Mia sorella è venuta qui solo ieri sera a casa della sua amica con il bimbo. Ha dormito qui con l'amica. Il papà del bimbo invece non c'era“.

La ricostruzione

La Procura di Salerno ipotizza che i cani, non conoscendo il piccolo Francesco, potrebbero averlo scambiato per un pupazzo da gioco finendo per ucciderlo involontariamente; tra l'altro i due pitbull, come confermato dalla signora Santoro, non erano mai stati violenti o aggressivi nei confronti delle persone quindi tale ipotesi ha sempre più valore (anche se resta in piedi quella dell'attacco ad una persona a loro sconosciuta). Al momento i cani sono stati affidati ad un canile, spetterà al servizio veterinario dell'Asl stabilire cosa ne sarà di loro, ovvero se potranno tornare a casa dalla padrona o meno. Intanto l'amministrazione comunale di Eboli si farà carico delle spese del funeralie e della tumulazione del bambino.

 

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Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.