Il fatto è accaduto nei pressi dell’aeroporto di Palma di Maiorca: la giovane 21enne ha accusato uno shock anafilattico
E’ ancora ricoverata in gravi condizioni la giovane donna di 21 anni vittima di uno shock anafilattico dopo aver bevuto un caffè prodotto da una macchinetta collocata nei pressi di un aeroporto. La vicenda è accaduta nei pressi dell’aeroporto di Sant Joan a Palma di Maiorca. Secondo una prima ricostruzione effettuata dalla polizia spagnola, la causa della reazione allergica violenta potrebbe essere stata dovuta alla presenza di insetti all’interno della bevanda.
La dinamica dei fatti
La tragica vicenda è accaduta nella giornata di lunedì, attorno alle ore 10.30. La giovane donna presta servizio presso una compagnia aerea. Dopo aver fatto scalo all’aeroporto maiorchino, insieme ai colleghi, la 21enne aveva deciso di condividere un caffè, ma subito dopo aver ingerito il liquido, ha subito avvertito uno strano sapore. Frugando nel bicchiere con il cucchiaio, ha scoperto la presenza di insetti, poi è stramazzata al suolo priva di sensi.
Temepstivo l’intervento dei sanitari
Secondo la testimonianza dei presenti, la donna ha accusato una crisi respiratoria poi ha iniziato a gonfiarsi. Tempestivo l’intervento dei servizi sanitari che operano presso lo scalo maiorchino, che le hanno somministrato adrenalina per farla riprendere e altri farmaci per stabilizzarla. Successivamente è stato deciso il ricovero in ospedale in terapia intensiva. Secondo l’avvocato Martinez Quereda che cura gli interessi della donna, la responsabilità di quanto accaduto sarebbe da attribuire all’imperizia e alla scarsa manutenzione delle strutture, come riporta il quotidiano Ultima Hora.
Le indagini in corso
Anche l’aerporto di Palma ha deciso di aprire un’indagine per accertare la dinamica dei fatti e le eventuali responsabilità. La ragazza sembra essersi ripresa nelle ultime ore, ma rimane ancora gonfia alla pelle di alcune parti del corpo. Anche la polizia spagnola sta indagando per accertare il reato contro la salute pubblica e lesioni colpose.
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