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Bimba azzannata dal cane di famiglia alla testa, il padre: “Sono uscito in giardino e l’ho visto con i capelli di mia figlia in bocca…”

Un episodio che ha sconvolto l’intera famiglia, ancora sotto choc e preoccupata per le condizioni di salute della piccola

Bimba azzannata dal cane di famiglia alla testa, il padre: “Sono uscito in giardino e l’ho visto con i capelli di mia figlia in bocca…”
Ambulanza, immagine di repertorio. Fonte foto: commons.wikimedia.org

Un’altra tragedia domestica si è verificata nella periferia sud di Roma: una bambina è stata azzannata da un pastore australiano

L’ennesima tragedia legata all’aggressione di animali domestici che si è verificata nei pressi di una villetta sita nella periferia Sud di Roma, ha sconvolto la capitale e ha nuovamente acceso i riflettori sui rischi legati alla mancata custodia di animali aggressivi che vivono in casa, soprattutto in presenza di bambini. Ancora una volta, la vittima dell’aggressione, è stata una bambina di soli 5 anni, che stava giocando in giardino sotto gli occhi vigili degli adulti. In pochi secondi il cane le si è avvicinato e si è avventato sulla testa della bambina che voleva giocare, azzannandola e cagionandole ferite piuttosto profonde che hanno richiesto un immediato (ed esteso) intervento di suturazione.

La scena straziante

Il Messaggero, nell’edizione odierna, ha descritto nei minimi dettagli l’intera vicenda e la dinamica dell’aggressione. Il protagonista in negativo dell’ennesima tragedia domestica, è stato un pastore australiano maschio che in passato non aveva mai dato segni di aggressività o di irrequietezza. Il padre e la compagna che hanno assistito alla scena, si sono subito avventati sull’animale, riuscendo a tenerlo a bada, evitando il peggio. Alla scena ha assistito anche la figlia della donna, impietrita e traumatizzata per quanto è accaduto.

I soccorsi e la corsa al Pronto Soccorso

E’ stato tempestivo l’intervento dei soccorsi e dell’ambulanza del 118. La bambina è stata trasportata d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Eugenio, in codice rosso. In poche ore tutte le ferite sono state suturate, la prognosi è di trenta giorni. Sulla vicenda, secondo i protocolli che vigono in questi casi, stanno indagando gli agenti della Polizia di Stato che hanno raccolto già le testimonianze dei presenti e visionato le immagini delle telecamere di videosorveglianza. E’ stata accertata la regolare detenzione del cane e la presenza del microchip.

La testimonianza del padre

Straziante la testimonianza del padre che ha raccontato al Messaggero la scena che si è presentata davanti ai suoi occhi: “Sono uscito e ho visto il cane con i capelli di mia figlia in bocca, è stato terribile”. La padrona dell’animale ha confermato che prima di domenica, il cane non aveva mai dato segni di aggressività. Adesso il pastore australiano si trova sotto la custodia della padrona in attesa delle decisioni delle autorità competenti.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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