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Bimba uccisa dal pitbull, la testimonianza della vicina: “Tragedia che si poteva evitare, quel cane era aggressivo…”

Bimba di soli 9 uccisa dal pitbull ad Acerra, in provincia di Napoli. La testimonianza della vicina: "La tragedia si poteva evitare, quel cane era aggressivo..."

Bimba uccisa dal pitbull, la testimonianza della vicina: “Tragedia che si poteva evitare, quel cane era aggressivo…”
La casa dove una bambina di 9 mesi è morta sbranata da un pitbull nella sua abitazione, Acerra (Napoli), 16 febbraio 2025. ANSA/ CESARE ABBATE

Bimba uccisa dal pitbull ad Acerra, in provincia di Napoli

Uccisa dal cane di famiglia, un pitbull che viveva in quella casa da qualche anno: a perdere la vita ad Acerra, in provincia di Napoli, nella serata di sabato 15 febbraio – come si legge su “Corriere.it” – è stata una bimba di soli 9 mesi che si chiamava Giulia. Stando alle prime ricostruzioni dei fatti, il padre si era addormentato assieme alla figlia, mentre la mamma stava lavorando in una pizzeria del posto. La piccola si trovava accanto al genitore, quando il pitbull l’ha aggredita, azzannandola alla testa e al volto, con morsi che le sono risultati fatali. Il padre, svegliatosi, ha trovato Giulia in una pozza di sangue ed ha provato disperatamente a portarla in ospedale.

Non c’è stato niente da fare

Accorsosi di ciò che era successo, il padre della piccola l’ha portata in ospedale: i soccorsi sono stati immediati, ma purtroppo non c’è stato niente da fare. Secondo quanto riportato da “Corriere.it”, nell’ospedale a Villa dei Fiori di Acerra i sanitari non hanno potuto fare altro che constatare il decesso dopo un tentativo disperato di rianimarla. La polizia locale, coordinata dalla Procura di Nola, ha già avviato le indagini finalizzate a ricostruire la dinamica dei fatti. L’abitazione nella quale si è consumata la tragedia è stata sequestrata, mentre il cane è stato affidato all’Asl.

Inizialmente il padre aveva dato una versione dei fatti diversa

Sia il padre che la madre della piccola Giulia – come si legge su “Corriere.it” – sono due genitori under 30: lui 25 anni e lei 23, entrambi in stato di shock per quanto è accaduto. Il padre ha raccontato agli investigatori che poco prima delle 22:30 si è addormentato sul letto matrimoniale vicino alla figlioletta, ma al risveglio la tragedia si è palesata davanti ai suoi occhi. Prima però, quando era arrivato in ospedale, la sua versione dei fatti era stata differente, probabilmente per difendere il suo cane: aveva raccontato che la figlia era stata aggredita da un cane randagio mentre stavano passeggiando in strada. Poi, una volta ascoltato dagli investigatori, ha fornito la reale versione dei fatti. La ricostruzione fornita dal padre, infatti, trova conferma sia dalle tracce di sangue che sono state rinvenute in casa, sia da una prima verifica fatta dal medico legale sul corpo della piccola. I morsi del cane, infatti, risulterebbero compatibili con le ferite mortali che sono state rinvenute sul corpo della bimba. Nel frattempo la salma è stata sequestrata in attesa dell’autopsia che sarà effettuata a Napoli, al Policlinico.

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La testimonianza della vicina: “La tragedia si poteva evitare…”

Maria Ricciardi è una delle persone che abita all’interno del parco di Acerra, in provincia di Napoli, nel quale si è verificata la tragedia che ha portato alla morte della piccola Giulia. La donna – come riportato da “IlMessaggero.it” – ha dichiarato: “Questa tragedia si poteva evitare, quel cane era aggressivo“. La donna, inoltre, ha raccontato di un altro episodio che si era verificato alcuni mesi fa e che aveva visto protagonista lo stesso pitbull che nelle scorse ore ha sbranato e ucciso la bimba. Nel mese di luglio del 2024, infatti, quello stesso pitbull (senza guinzaglio) – spiega la donna – aggredì un cane che era portato in giro dalla dog sitter, ma quella volta non erano stati presi provvedimenti. La donna aggiunge che lei gli avrebbe messo la museruola o portato in un canile, sottolineando di conoscere i nonni della bimba che vivono al primo piano della palazzina. La donna, inoltre, ha raccontato di aver ricevuto la notizia questa mattina quando “ci hanno chiamato per dirci cosa era successo nel parco”.

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Nunzio Corrasco

Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.

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