Il 2024 si preannuncia un anno ricco di insidie per le famiglie italiane che devono pagare le bollette del gas: ecco i cambiamenti in arrivo
Le bollette del gas nel 2024 aumenteranno inevitabilmente e torneranno a rappresentare un vero e proprio spauracchio per tante famiglie italiane dopo la decisione di aumentare l’Iva e di ridurre l’Isee per poter riscuotere il bonus sociale. Fra l’altro è ormai in dirittura d’arrivo la fine del mercato tutelato per la fornitura del gas e pertanto, ben 3 milioni di famiglie italiane, saranno costrette a dover scegliere un operatore del libero mercato che di certo non praticherà condizioni economiche migliori di quelle precedenti.
Cosa accadrà alle famiglie che non effettueranno il passaggio?
Le famiglie che decideranno di non effettuare il passaggio da mercato di maggior tutela a mercato libero del gas, non si vedranno interrotta la fornitura, ma per un anno potranno beneficiare della cosiddetta offerta Placet (Prezzo Libero A Condizioni Equiparate di Tutela) che prevede tariffe assimilabili a quelle del servizio di tutela anche se con un costo di commercializzazione diverso.
Come cambieranno le bollette del gas con aumento Iva
L’aumento dell’Iva già a partire da gennaio comporterà maggiori costi per le famiglie italiane per approvvigionarsi di gas. L’imposta, infatti, balzerà dal 5% al 22% e a questa si aggiungeranno anche gli oneri generali di sistema che impatteranno per circa 20-30 euro al mese.
Gli aumenti in questione scatteranno da inizio 2024 ma non saranno rilevabili attraverso i costi che Arera annuncerà a inizio gennaio, perché le tariffe del gas essendo mensili e retroattive, per essere realmente aggiornate, occorrerà attendere il mese di febbraio per avere l’esatta dimensione degli aumenti.
Come cambia il sistema dei bonus
I maggiori costi interesseranno tutti gli utenti domestici e tutti i condomini. Le modifiche coinvolgeranno anche il sistema di aiuti previsti per il pagamento delle bollette del gas che nel 2024 subiranno una nuova impennata. Per poter beneficiare del contributo a sostegno delle famiglie bisognose si dovrà avere un valore Isee entro i 9.530 euro (e non più fino a 15mila euro) mentre per le famiglie con almeno 4 figli a carico, il valore sale a 20mila euro.
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