Bollette dell'acqua, arriva la brutta notizia: si registrano nuovi rincari negli ultimi due anni. Ecco i dettagli

Ecco cos'è successo in Italia riguardo le bollette dell'acqua, i dati emersi da un'indagine di Altroconsumo: tutti i dettagli

In una foto d'archivio una caraffa riempita d'acqua di rubinetto, 7 agosto 2021. L'acqua in bottiglia consuma risorse naturali 3500 volte di più rispetto a quella del rubinetto. Lo sostiene una ricerca condotta dal'Istituto di Barcellona per la Salute globale (ISGlobal). ANSANIC BOTHMAFonte foto: ansa.it
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Tegola in arrivo per gli italiani, ecco di quanto aumenterà la bolletta dell'acqua e in quanto tempo

L'inflazione continua ad affliggere l'Italia (e non solo) provocando rincari sotto tutti i punti di vista: beni, servizi e soprattutto le tanto temute utenze energetiche hanno visto lievitare i loro costi nel corso degli ultimi anni, in parte per via delle conseguenze della guerra in Ucraina e in parte per la speculazione dei colossi del settore. La prossima tegola che sta per abbattersi sugli italiani, come riportato da Altroconsumo, riguarda la bolletta dell'acqua che registrerà presto nuovi rincari. Ecco tutti i dettagli in base a quanto evinto dall'associazione consumatori.

I rincari sulla bolletta dell'acqua

Altroconsumo ha preso in considerazione i consumi idrici di una famiglia di tre persone che consuma in media 182 metri cubi d’acqua all’anno (166 litri d’acqua al giorno a testa) e le tariffe applicate nella maggior parte delle città capoluogo di Provincia; i dati hanno evidenziato aumenti medi del 9,5% in due anni (da dicembre 2021 ad oggi), con una media di 466 euro di spesa a famiglia, e sono previsti ulteriori rincari nel biennio a venire.

Le differenze di città in città

Milano, spesso vista come una delle città italiane con il costo della vita maggiore, è la più “economica" per quanto riguarda il costo dell'acqua mentre Siena è la più cara. Secondo i dati di Altroconsumo Catanzaro è l’unico capoluogo in cui la bolletta del servizio idrico non ha subito alcun incremento nell’ultimo biennio, seguito da Bari che ha registrato un incremento pari solo all’1%. In testa si trova invece la provincia autonoma di Bolzano, dove la tariffa arriva addirittura al 35,4%. Male anche Torino, Trento e L’Aquila, dove gli aumenti superano quota 17%, seguiti da quelli di Milano (16,4%), Genova (14,4%) e Ancona (13,7%).

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Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.