Bollette energetiche, previsto un netto taglio dei costi: arriva la bella notizia per gli italiani
Il motivo del calo dei costi energetici risiede nel fatto che le tensioni geopolitiche, negli ultimi mesi, si sono allentate impattando di meno sui costi
Costi ridotti per via dell'allentamento delle tensioni geopolitiche: ecco di quanto diminuiranno le tariffe
La situazione relativa alla gestione delle bollette in Italia è diventata quantomai caotica dopo il passaggio dal mercato tutelato a quello libero. Tante famiglie sono state “sballottate” anche contro la propria volontà, verso il mercato libero e per questa ragione sono molto preoccupate per il rischio che le fatturazioni possono aumentare. In realtà, in questi ultimi giorni lo scenario che si sta profilando sembra essere molto incoraggiante. Pare davvero che le bollette siano destinate a calare dal punto di vista dei costi.
Le rassicurazioni del presidente di Nomisma
A rincuorare i consumatori ci ha pensato Davide Tabarelli, presidente di Nomisma energia, che in una recente intervista ha spiegato che i costi di luce e gas potrebbero calare, con riduzioni tra il 2 e l'8%. Gli occhi dei consumatori sono puntati sulla giornata di lunedì 4 marzo, quando l'Arera fornirà la nuova indicazione sulle nuove tariffe del metano per il mese di febbraio per la fascia di popolazione “vulnerabile". Secondo Tabarelli, queste tariffe potrebbero calare del 2%. Ma il meglio deve ancora venire.
I tagli previsti
Secondo Tabarelli, la bolletta dell'energia elettrica potrebbe subire a breve un taglio corposo. Secondo le sue previsioni, infatti, il calo sarà dell'8%, per via del mercato tutelato ancora in vigore per i clienti domestici non vulnerabili. Per le famiglie italiane si stiam che il risparmio medio possa aggirarsi attorno ai 76 euro annui per il gas e di 50 per la luce. Al momento, in Italia, sono circa 3 milioni gli utenti vulnerabili per il gas e 4,5 milioni in tutela nell’elettrico.
Perchè i costi stanno scendendo
Il motivo del calo dei costi energetici risiede nel fatto che le tensioni geopolitiche, negli ultimi mesi, si sono allentate impattando di meno sui costi. «La crisi del gas è dimenticata – ha spiegato il presidente di Nomisma – le scorte sono altissime, la domanda è bassa grazie anche alle rinnovabili e al nucleare francese». Nonostante tutto rimane alta l'attenzione sui costi da parte dei consumatori, tartassati ormai da tempo da bollette astronomiche e dal clima di incertezza che regna sovrano sulle prospettive future.
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