Bonus mamme 2024, come presentare la domanda e a chi spetta

Questo bonus, denominato anche assegno di maternità comunale, viene riconosciuto a tutte quelle mamme che per qualche ragione non possono avere diritto all'indennità di maternità

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Ecco quali sono i requisiti per richiedere il bonus mamme 2024 e i valori Isee richiesti

Il bonus mamme disoccupate nel 2024 spetterà a tutte quelle donne che non lavorano e che per questa ragione non possono usufruire dell'indennità di maternità al momento della nascita del figlio o durante la stessa gravidanza. Questa prestazione viene erogata dai Comuni e spetta a tutte le mamme disoccupate il cui valore Isee non supera una determinata soglia.

I requisiti

Questo bonus, denominato anche assegno di maternità comunale, viene riconosciuto a tutte quelle mamme che per qualche ragione non possono avere diritto all'indennità di maternità. Fra i requisiti richiesti per poter fruire del bonus vi sono la residenza in Italia, la titolarità della carta di soggiorno, del permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo (in gravidanza o già madri) e per quelle mamme che hanno adottato o sono in preaffidamento preadottivo.

I limiti Isee

La soglia Isee che non deve essere superata è di 20.221,12 euro, oltre la quale non si ha diritto alla prestazione. L'importo complessivo del bonus mamme per l'anno in corso è di 404 euro per un totale massimo di 5 mensilità, per un importo globale che ammonta a 2.020 euro. Va ricordato che ai fini fiscali l’importo del bonus mamme disoccupate 2024 non va incluso nel reddito imponibile ai fini Irpef e previdenziali e non esula dalla possibilità di poter fruire di altri bonus o altre prestazioni legate ai figli.

Come presentare la domanda

Per poter richiedere la prestazione nel 2024 si dovrà presentare l'apposita domanda al comune di residenza entro e non oltre i 6 mesi dal verificarsi dell'evento per il quale viene concesso il bonus. Si dovrà, quindi, presentare la domanda entro 6 mesi dal parto o dall'affidamento o dall'adozione del bambino. Una volta che la domanda viene presa in carico e viene accettata, il sussidio verrà erogato dall'Inps sul conto corrente indicato dalla titolare della prestazione per un periodo complessivo di 5 mesi.


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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.