Bonus mamme lavoratici 2024, come funzionerà l'esonero contributivo: ecco la circolare INPS
La circolare Inps ha spiegato nel dettaglio che il requisito per poter accedere al beneficio risulta conseguito solo al momento della nascita del terzo figlio
Ecco a chi spetterà l'esonero contributivo introdotto col bonus mamme: la circolare esplicativa dell'Inps
L'Inps, con la propria circolare appena diramata, ha reso noti i dettagli del nuovo bonus mamme che di fatto ha preso il via nel mese di gennaio 2024 e che sarà attivo in via sperimentale per tutto l'anno fino al 31 dicembre 2024. Si tratta, sostanzialmente, dell'esonero totale dalla quota dei contributi previdenziali che spetta a tutte le lavoratrici madri con tre o più figli a proprio cari, nel caso di invalidità, di vecchiaia o per superstiti a carico. Fino al 31 dicembre l'esonero si applicherà anche alle lavoratrici madri di due figli, con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato. L'esonero varrà fino a quando il figlio più piccolo non avrà compito dieci anni.
Come chiedere il beneficio
Nella propria circolare, l'Inps ha spiegato che saranno le madri che intenderanno avvalersi dell'esonero a doverlo comunicare al datore di lavoro, indicando nella richiesta il numero dei figli a proprio carico e i loro relativi codici fiscali. Sarà poi l'ente previdenziale a dover effettuare i propri controlli per verificare la veridicità di quanto dichiarato e ad erogare il bonus mamme. In alternativa , la madre beneficiaria del bonus potrà comunicare quanto dovuto direttamente all'Inps includendo anche i codici fiscali dei propri figli a carico.
A chi si applica l'esonero contributivo
L'esonero contributivo si applica ad una vasta platea di lavori che però non include i lavori domestici per i quali non si potrà chiedere il bonus. E' invece previsto un bonus di importo massimo di 250 euro per ogni tipologia di rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato dei settori pubblico e privato, fra i quali anche il settore agricolo, compresi i casi di regime di part-time. Nella misura sono stati inclusi anche i rapporti di lavodo di apprendistato. Se un rapporto di lavoro a tempo determinato viene convertito a tempo indeterminato, l’esonero si applicherà proprio a far data dal momento in cui il contratto viene convertito in tempo indeterminato. La riduzione contributiva riguaderà anche i bambini che la madre lavoratrice ha in adozione o in affidamento.
Quando si conseguono i requisiti
La circolare Inps ha spiegato nel dettaglio che il requisito per poter accedere al beneficio risulta conseguito solo al momento della nascita del terzo figlio. Nel caso malaugurato di premorienza di uno dei figlio, non si decadrà dal beneficio, così come non si perderà il diritto nemmeno nelle ipotesi di non convivenza di uno dei figli o di affidamento esclusivo al padre. L’esonero riguarderà le madri lavoratrici che, nel periodo ricompreso dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024, risultino essere madri di due figli, di cui il più piccolo abbia un’età inferiore a 10 anni. Anche in questo caso il requisito matura soltanto all'atto della nascita del secondo figlio.
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