Bonus ristoranti 2024: ecco come ottenere fino a 30mila euro e chi riguarda
Fino al 13 maggio 2024 sarà possibile richiedere il Bonus ristoranti, pasticcerie, gelaterie 2024, un aiuto economico a favore della ristorazione, sul sito di Invitalia. Sono infatti previsti contributi a fondo perduto fino a 30 mila euro, per aiutare le aziende che acquistano macchinari o perché assumono con contratto di apprendistato dei giovani nel mondo della ristorazione. E’ quanto riportato da TGCOM24.
Contributi a fondo perduto: cosa sono e come ottenerli
Si tratta di attribuzioni di denaro a beneficio di persone fisiche o imprese senza obbligo di restituzione del capitale versato o di eventuali interessi sullo stesso. Attualmente sono molti i diversi bandi dedicati a giovani, donne, imprese, partite Iva ad essere attivi.
Finanziamenti a fondo perduto: che cosa è il bonus ristorazione
Il “Fondo per il sostegno delle eccellenze della gastronomia e dell’agroalimentare italiano” è un incentivo per le imprese dei settori ristorazione, pasticceria e gelateria. È stato istituito – dopo il finanziamento per gli esercizi di ristorazione danneggiati dal lockdown – ai sensi dell’art. 1, comma 868, della L. 234/2021, è gestito da Invitalia ed è promosso dal Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. In totale, come si legge sul sito di Invitalia, sono stati stanziati 76 milioni di euro, di cui 20 milioni sono destinati a finanziare i contratti di apprendistato tra le imprese e i giovani diplomati nei servizi dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera. Altri 56 milioni di euro sono stati stanziati per finanziare l’acquisto di macchinari professionali e di altri beni strumentali durevoli.
Invitalia, a chi è rivolto il bonus ristoranti
Contrariamente ai bonus 2024 destinati alle famiglie, questo contributo a fondo perduto è per le imprese del settore ristorazione, che potranno ricevere fino a 30.000 euro a fondo perduto a copertura del 70% delle spese sostenute. I codici Ateco interessati sono: codice Ateco 56.10.11: ristorazione; codice Ateco 56.10.30: gelaterie e pasticcerie; codice Ateco 10.71.20: produzione di pasticceria fresca.
Contributi a fondo perduto per acquisto di macchinari e assunzioni 2024: i requisiti
Per ricevere il bonus l’impresa deve essere munita di Durc. Essi devono rispettare o loro obblighi fiscali, e, se viene intrapresa un’azione contro di essa per recuperare un aiuto indebitamente ricevuto, l’aiuto deve essere restituito. Per presentare domanda, per gelaterie, pasticcerie e nuovi laboratori di pasta fresca, l’impresa deve essere iscritta al Registro delle Imprese da almeno 10 anni dalla data di assegnazione dei bonus. Non tutti possono accedere al bonus, infatti, sono escluse le imprese in difficoltà economiche.
Bando bonus ristoranti 2024: come funziona
Le domande dovranno essere presentate nell’apposita sezione del sito Invitalia. Le iscrizioni sono state aperte alle ore 10 del 12 marzo 2024. Tuttavia la scadenza è il 13 maggio 2024. Per accedere alla piattaforma è necessario possedere un’abilitazione SPIS, Cie o Cns. Per quanto concerne i documenti che servono per il decreto attuativo bonus ristoranti 2024, le spese sostenute e per le quali si richiede l’aiuto devono essere documentate e tracciabili.
Bonus ristoranti e ministero Agricoltura: quali spese sono ammesse
Quelle imprese che hanno sostenuto spese per la remunerazione lorda relativa all’inserimento nell’impresa, con contratto di apprendistato, di uno o più giovani diplomati di età non superiore ai 30 anni, nei servizi dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera, possono richiedere il contributo. Il diploma deve essere stato conseguito presso un istituto professionale di Stato per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera da non oltre 5 anni. Possono partecipare al contributo anche le imprese che hanno sostenuto spese per l’acquisto di macchinari nuovi di fabbrica, organici e funzionali, oltre che acquistati alle normali condizioni di mercato da terzi che non hanno relazioni con l’impresa.
Attenzione: i macchinari devono essere acquistati dopo la presentazione del bando, non sono dunque ammesse le spese sostenute prima della presentazione della domanda. Dovranno poi rimanere in azienda per almeno 3 anni dalla data del bonus.
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