Ecco quali sono i provvedimenti che saranno inseriti nel decreto primo maggio che il governo sta per approvare
Il decreto primo Maggio che il governo sta per approvare, conterrà nuove misure per i lavoratori che prevedono anche corposi aumenti in busta paga ma anche altre misure per chi assume, oltre ad altre agevolazioni contributive per le aziende. Fra le misure in arrivo anche il bonus tredicesima, anche se mancano ancora le conferme ufficiali per via della mancanza di coperture che il governo sta cercando di ottenere in extremis in modo tale da poter presentare il decreto in coincidenza con il primo maggio, il giorno della festa dei Lavoratori.
Le nuove misure
Qualora venisse approvato, il bonus conterrà un una tantum di importo pari a 80 (ma si potrebbe arrivare anche a 100 euro) per quei lavoratori che percepiscono reddito da lavoro dipendente che non supera i 28.000 euro. Le condizioni per avere questa cifra extra sulla tredicesima saranno anche quelle di essere coniugato con almeno un figlio a carico. In ogni caso non si tratterà di una misura strutturale, ma solo di un sussidio extra che varrà solo per il 2024.
Il Superbonus
Di certo il governo non approverà i premi produttività che avrebbero dovuto prevedere un aumento dell’aliquota dal 5 al 10% per importi che non superano i 3 mila euro, anche perchè sarebbero poche le aziende che lo prenderebbero in considerazione visto l’importo e la difficoltà connesse all’erogazione di questo sussidio. In arrivo invece il superbonus assunzioni che interesserà circa 400 mila imprese. Si tratta di un incentivo destinato alle imprese a patto che aumentino il numero dei propri lavoratori con nuove assunzioni. I benefici riguarderanno gli assunti under 30, i disoccupati e gli ex percettori di reddito di cittadinanza. Si tratta di una misura che di fatto sostituirà il bonus assunzioni under 36 e donne, che non saranno rinnovati.
Come funzionano le deduzioni
Il superbonus assunzioni prevede delle deduzioni maxi che saranno pari al 120% per ogni e del 130% per chi assume disabili, giovani, donne di ogni età, percettori di cittadinanza che non beneficiano dell’assegno di inclusione per carenza di requisiti. La deduzione al 130% riguarda anche assunzioni di lavoratori residenti in Regioni che nel 2018 hanno avuto un Pil non superiore al 75% della media Ue27. La super deduzione sarà appannaggio dei titolari di reddito di impresa, anche individuale e delle società di persone, ma solo a condizione che abbiano esercitato la loro attività per tutto l’anno 2023.
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