Bracciante morto, la drammatica testimonianza dei vicini: "Siamo scioccati..."

Bracciante morto, la drammatica testimonianza dei due vicini che ospitavano dietro casa, lui e la moglie Sony.

L'Azienda agricola Lovato a Borgo Santa Maria, nella campagne della provincia di Latina, dove lavorava Satnam Singh, il bracciante indiano deceduto ieri al San Camillo di Roma. L'uomo, 31 anni, vi era arrivato in condizioni disperate dopo che un macchinario gli aveva staccato di netto un braccio, 20 giugno 2024 ANSA / Stringer
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Bracciante morto a Latina

I ragazzi Noemi Grifo e Ilario Pepe, allertati dalle urla di Sony, la moglie di Satnam Singh, sono stati i primi a prestare soccorso all'uomo, dopo l'incidente di cui è stato vittima lunedì 17 giugno nell'azienda agricola che si trova nelle campagne di Borgo Santa Maria a Latina. Il bracciante agricolo 31enne di origini indiane è morto dopo due giorni all'ospedale San Camillo di Roma, anziché essere soccorso dopo aver perso un braccio, è stato caricato su un pulmino dal suo datore di lavoro, ora accusato di omicidio colposo, che poi lo ha abbandonato nei pressi della sua abitazione, nella zona di Castelverde a Cisterna dove Satnam Singh, da tutti conosciuto come Navi, viveva con la moglie che lavorava con lui nella stessa azienda e che ha assistito a quei tragici momenti.

Le dichiarazioni dei due ragazzi

Noemi Grifo e Ilario Pepe ospitavano la coppia in un rustico dietro l'abitazione, sono stati i primi a soccorrere il bracciante e oggi ai cronisti hanno raccontato quei tragici momenti: “Siamo scioccati. Noemi ha detto: “E’ una storia talmente crudele che non ci sono parole; chiediamo giustizia e che il responsabile paghi. Noi abbiamo cercato fino all’ultimo di aiutarlo". “Ero fuori in giardino con mia figlia e ho sentito le urla da fuori. Ho aperto il cancello e la moglie si è subito buttata verso di noi chiedendo aiuto”. “Continuava a dire ‘marito tagliato, marito tagliato’. Era disperata”, aggiunge Ilario Pepe che in un primo momento non è riuscito a comprendere quanto stava accadendo. “Poi ho visto questo ragazzo passare; lo portava in braccio e andava dietro casa. In un primo momento pensavo gli stesse dando una mano, ma poi l’ho visto scappare verso il suo furgone tutto chiuso. Gli sono corso dietro dicendo di chiamare il 118, e lui mentre chiudeva gli sportelloni mi ha detto: ‘Si è tagliato’ come se non fosse nulla. ‘Da me non è in regola’ ha poi aggiunto prima di andare via". 


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L'allarme al pronto soccorso

Nel frattempo è stato lanciato l'allarme al pronto soccorso. Al telefono il ragazzo ha spiegato che il lavoratore si era tagliato e ha dato le indicazioni per raggiungere il luogo al 118. Quando gli sono state chieste ulteriori informazioni si è recato nel retro dell'abitazione dove ha fatto la terribile scoperta: “Non si è tagliato, gli manca tutto un braccio" ha detto Ilario ai soccorritori. E solo in un secondo momento è stato trovato un pezzo di mano in una cassetta, vicino alla spazzatura. “Una cosa disumana". Ilario Pepe dice ancora: “Lui è scappato, ci siamo trovati qui da soli a fare tutto con la moglie disperata. Lei è ancora sotto choc, è distrutta. Ha visto tutta la scena. Stava con lui nel furgone pensando che il datore di lavoro stesse portando il marito in ospedale“. Noemi Grifo ricorda Satnam Singh come una persona splendida sempre pronto ad aiutare. Anche se non parlava bene l'italiano ci capivamo a gesti. Non sappiamo se potesse sopravvivere, ma certamente poteva essere aiutato.

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Carmine Orlando

Classe 1971, da oltre un decennio svolgo il lavoro di redattore web. Ho collaborato con molti siti ed essendo una persona poliedrica mi sono occupato di svariati argomenti, dall'astrologia alla salute, dalla politica al fisco, dalla tv allo sport. Ma mi diletto anche nella stesura di articoli di terremoti, astronomia, cronaca, tecnologie e lotterie. Adoro scrivere ma anche leggere.