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Cambia il calendario della dichiarazione dei redditi: le nuove scadenze e i motivi

Molto presumibilmente il 15 giugno sarà messo a disposizione, come scritto in precedenza, il software per il calcolo e l’adesione al concordato preventivo

Cambia il calendario della dichiarazione dei redditi: le nuove scadenze e i motivi
730 precompilato disponibile da oggi: ecco come visionare la dichiarazione dei redditi - Foto Ansa

I ritardi del governo nell’approvazione delle nuove misure sul concordato, porteranno ad uno slittamento delle scadenze

L’introduzione del concordato preventivo di fatto, come accadde già lo scorso anno, andrà a modificare in maniera significativa il calendario delle scadenze fiscali per la presentazione della dichiarazione dei redditi. Il problema è sorto perchè il Ministero della Giustizia ha chiesto maggior tempo per valutare diverse modifiche che riguardano soprattutto quei contribuenti che hanno aderito al regime forfettario. Il concordato corre infatti il rischio di partire dopo il 15 giugno per evitare di partire incompleto. La questione doveva essere risolta nel corso del consiglio dei Ministri del 10 giugno, ma altre priorità hanno indotto l’esecutivo a rinviare ogni discussione al 20 giugno.

Le nuove scadenze

L’unica certezza è che al 15 giugno verrà pubblicato il software per l’adesione di tutti gli altri contribuenti, esclusi quelli che hanno aderito al forfettario. Molto probabilmente, le nuove modifiche che verranno introdotte comporteranno una riscrittura del calendario della dichiarazione dei redditi perché i forfettari saranno tenuti a dover aspettare almeno il 15 luglio per il concordato preventivo, anziché il 15 giugno. Un ritardo che di fatto avrà ripercussioni significative sull’intero calendario riguardante la dichiarazione dei redditi.

Le conseguenze dei ritardi

In assenza di decisioni ufficiali e risolutive, permane dunque la situazione di caos sul concordato favorita anche anche dalla mancanza dei decreti attuativi da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Questi ritardi rischiano di vanificare tutti gli sforzi compiuti dal governo in precedenza per far partire il concordato preventivo nei tempi previsti e per portare a quante più adesioni possibili da parte delle partite Iva.

Il nuovo calendario della dichiarazione dei redditi

Inevitabilmente, i ritardi riguardanti il concordato preventivo per i contribuenti forfettari comporterà uno slittamento significativo delle date di scadenza della dichiarazione dei redditi. Molto presumibilmente il 15 giugno sarà messo a disposizione, come scritto in precedenza, il software per il calcolo e l’adesione al concordato preventivo, mentre per quanto riguarda le partite Iva si dovrà attendere il 15 luglio. L’ultimo giorno utile per la dichiarazione dei redditi con modello Redditi passerà dal 15 ottobre al 31 ottobre. I tempi per il pagamento del saldo acconto dovrebbero slittare all’ultimo giorno di luglio, mentre chi pagherà dall’1 agosto al 31 agosto dovranno sobbarcarsi una maggiorazione del 40%.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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