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Campi Flegrei, ancora scosse nella notte, il vulcanologo De Natale: “Bisognava pensare ad una evacuazione ma…”

Secondo il vulcanologo non si tratta di aumento ‘improvviso’ delle scosse: i terremoti sono in costante aumento dal 2006

Campi Flegrei, ancora scosse nella notte, il vulcanologo De Natale: “Bisognava pensare ad una evacuazione ma…”
Campi Flegrei, sciame sismico in corso

Secondo il vulcanologo dell’Ingv bisognerebbe pensare seriamente ad una evacuazione, almeno della zona dove avvengono i terremoti più forti

Non accenna a placarsi la crisi bradisismica che ormai da diverso tempo sta interessando l’area dei Campi Flegrei. Negli ultimi giorni sono state registrate oltre 100 scosse, alcune delle quali piuttosto intense di magnitudo prossima a 4.0. Si tratta di scosse che vengono avvertite distintamente soprattutto perchè superficiali. Nella nottata di ieri, oltre 500 persone hanno preferito dormire nei pressi dell’Ippodromo di Agnano e davanti la ex base Nato di Bagnoli per il timore di nuove scosse. In una intervista rilasciata a Fanpage, il vulcanologo Giuseppe De Natale ha fatto il punto della situazione esprimendo delle valutazioni a titolo personale e non a titolo di dirigente dell’Ingv.

Non si tratta di evento improvviso

Secondo De Natale, l’aumento della frequenza delle scosse non può essere ritenuto “improvviso” ma l’apice di un costante aumento del bradisismo iniziato nel 2006. L’incremento dell’intensità delle scosse sarebbe dovuto all’aumento della pressione interna “come testimoniato dall’innalzamento del livello del suolo che oggi è più alto di 1,40 metri a Pozzuoli rispetto al 2006”. De Natale ha anche ribadito che ciò che sta accadendo era stato ampiamente previsto in uno studio condotto proprio dallo stesso esperto e da altri colleghi e pubblicato sulla rivista Nature del 2017.

Le esortazioni del vulcanologo

Per quanto concerne la necessità di uno “spopolamento” dell’intera area a fini precauzionali, De Natale ha ribadito di avere avvisato più volte l’Ingv con diverse Pec, chiedendo negli anni passati che venissero informate le autorità locali e nazionali di Protezione Civile al fine di “preparare il territorio verificando a tappeto gli edifici e consolidando o sgombrando gli edifici fatiscenti”. Successivamente ha provveduto anche ad informare il Prefetto di Napoli, reiterando quelle richieste. Il vulcanologo si è detto rammaricato per il fatto che il territorio non è stato preparato adeguatamente seguendo i suoi consigli.

La richiesta di evacuare le zone più a rischio

“Oggi non c’è più tempo – ha dichiarato laconicamente l’esperto a Fanpage – lo sciame sismico che va avanti da tre giorni è il più forte, in termini energetici, mai registrato ai Campi Flegrei. Credo bisogni seriamente pensare ad una evacuazione almeno della zona, fortunatamente molto limitata, dove avvengono quasi sempre i terremoti più forti”. Intanto anche oggi si sono verificate altre scosse significative che hanno interessato l’area flegrea. Due scosse di magnitudo 3.1 e 3.0 si sono verificate tra le ore 01:31 e le ore 04:04.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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