
L’esperto dell’Ingv ha rilasciato una intervista al Mattino in cui ha spiegato le possibili evoluzioni future
La rete di monitoraggio dell’Ingv ha rilevato un netto incremento dell’attività sismica nelle ultime ore anche se non sono stati registrati aumenti nella deformazione del suolo. L’aumento del numero di stazioni sismiche della rete Gps, oggi consente di effettuare dei rilievi sempre più precisi e meticolosi, come ha avuto modo di spiegare, Mauro Di Vito, direttore dell’Osservatorio Vesuviano, in una intervista rilasciato al Mattino.
Le dichiarazioni dell’esperto
“Ci sono nuove misure che vengono effettuate in nuovi punti della caldera” ha spiegato l’esperto, ricordando la stazione in più che è stata installata a Monte di Procida e la rete mobile potenziata nell’area adiacente al monte Gauro. L’intento dell’Osservatorio è quello di installare adeguate apparecchiature per monitorare le “aree a maggiore sismicità come la zona intorno all’Accademia, la Solfatara e la zona dei Pisciarelli”. In questo modo sarà possibile effettuare rilevazioni più accurate ed analisi dettagliate dei terremoti che avvengono nella caldera.
Le possibili evoluzioni
Le previsioni per il futuro effettuate da Di Vito nell’intervista al Mattino non sono del tutto rosee, pur considerando il fatto che è stata di recente registrata una lieve flessione nella deformazione del suolo. “La sismicità è stata molto poca e di bassa magnitudo, negli ultimi sette giorni” ha dichiarato l’esperto, anche se è sempre possibile “una ripresa degli eventi sismici se la deformazione del suolo continua con questo trend”. Insomma, secondo Di Vito, non bisogna farsi illusioni leggendo i dati attuali, perchè la situazione potrebbe cambiare in negativo da un momento all’altro.
Gli altri dati rilevati nell’ultima settimana
I dati rimangono positivi anche per quanto concerne l’emissione di gas idrotermali che rimane attorno alle 5mila tonnellate al giorno. Di fatto il terreno continua a sollevarsi per via del bradisismo con una velocità di 20 millimetri al mese circa. Una velocità che non è mutata anche dopo l’evento sismico del 13 marzo di magnitudo 4.6. Anche la sismicità ha fatto registrare una diminuzione, con una media di 46 terremoti di magnitudo tra 0.0 e 1.8, contro i 116 eventi della settimana precedente. Gli ultimi rilevamenti fanno riferimento alla settimana dal 14 al 20 aprile.
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