Il Canone Rai potrebbe tornare a costare 90 euro come nel 2023: ecco quali sono le intenzioni dell’esecutivo
Il 2024 è stato l’anno in cui il Canone Rai ha raggiunto il suo costo minimo. Il governo, infatti, ha deciso di tagliare la tassa di possesso sugli apparecchi radiotelevisi anche per alleggerire le bollette degli italiani. L’importo complessivo da pagare è sceso da 90 a 70 euro annui, ma dal 2025 le cose potrebbero cambiare in peggio. L’importo, infatti, potrebbe nuovamente essere aumentato di 20 euro tornando ai valori originari.
La riduzione è stata solo una misura temporanea
La legge finanziaria del 2024 ha introdotto uno sconto sul canone RAI del 22% mantenendo però inalterato il sistema di pagamento con addebito sulle fatturazioni elettriche. Va detto che questa riduzione è solo una misura temporanea e non strutturale, infatti dall’1 gennaio si prevede che l’imposta possa tornare nuovamente a 90 euro annui. Per sapere cosa accadrà, sarà necessario attendere la prossima Legge di Bilancio. La decisione sarà influenzata direttamente dalla disponibilità di risorse finanziarie e dalle priorità del governo.
Cosa accadrà nella prossima manovra?
Al momento il governo sembra voler intervenire sul altre priorità piuttosto che mantenere lo sconto sul Canone Rai. Come ha già avuto modo di ribadire la premier, Giorgia Meloni, la prossima manovra si concentrerà soprattutto sulle famiglie e sui pensionati. Possibile un aumento delle pensioni minime. Le possibilità che possa essere mantenuto lo sconto sul Canone Rai non sono molte al momento, anche se si attendono i chiarimenti del governo in merito.
A cosa serve questa tassa
La riduzione del Canone Rai nel 2024, con lo sconto di 20 euro sul valore originario, per molte famiglie ha rappresentato una boccata d’ossigeno, anche se molto piccola. Se il governo dovesse decidere di tornare al regime ordinario, le famiglie italiane si ritroveranno nuovamente a pagare bollette un po’ più salate. Questa tassa rimane una delle principali fonti di finanziamento del servizio pubblico radiotelevisivo italiano, per produrre contenuti sempre più qualitativi e per offrire un servizio al passo con l’evoluzione della tecnologia moderna. In seno al Parlamento convivono diverse posizioni sul Canone Rai. C’è chi si batte per una riduzione permanente della tassa, chi vorrebbe renderla ancora più cara per migliorarne i servizi e le strutture e chi addirittura vorrebbe abolirla del tutto.
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