Il nuovo testo approdato alla Camera non contiene gli stanziamenti per rinnovare lo sconto introdotto nel 2024
Il governo ha deciso di non stanziare i fondi per confermare lo sconto che venne approvato nella precedente manovra finanziaria. Una scelta che inevitabilmente comporterà l’aumento del canone Rai che nel 2025 tornerà nuovamente a costare 90 euro e non più 70 euro e continuerà ad essere addebitato sulla bolletta elettrica. La precedente manovra aveva previsto un contributo a favore della Rai pari a 430 milioni di euro per compensare il mancato introito.
Cosa prevede il nuovo testo
Il nuovo testo approdato alla Camera non contiene lo stanziamento che l’anno scorso aveva permesso di tagliare l’importo dell’odiato balzello. Questo però non esclude la possibilità che il governo possa introdurre nuovamente il taglio del canone Rai durante la fase si approvazione della finanziaria in Parlamento. Infatti, lo stesso ministro dell’Economia Giorgetti, in una conferenza stampa che si è svolta la scorsa settimana, ha avuto modo di confermare che il canone Rai rimarrà a 70 euro anche il prossimo anno.
I tagli previsti
Nella nuova manovra finanziaria non dovrebbe mancare anche un intervento relativo alla tv pubblica. Nel 2025 il governo non incrementerà le voci di spesa riguardante il personale e le consulenze rispetto al livello di spesa del 2023. Nel 2026, invece, si prevede una sostanziosa riduzione del volume della spesa che subirà un taglio pari al 2 per cento rispetto alle spese sostenute nel triennio 2021, 2022 e 2023. Ancora più consistente sarà la riduzione relativa all’anno 2027, in cui la spesa verrà ridotta del 4 per cento.
Cda Rai: apprensione per futuro azienda
In relazione ai tagli che il governo ha previsto nei prossimi anni, il Consiglio di amministrazione della Rai ha manifestato la propria apprensione per i tagli previsti nella Manovra di Bilancio 2025. Secondo il CdA della tv pubblica, questi tagli potrebbero minare severamente l’autonomia del Servizio Pubblico generando un impatto non indifferente sull’occupazione, sull’indotto, ma anche sulla qualità stessa dei contenuti.
Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.