Tutto ciò che c’è da sapere sulla carta di inclusione INPS: cosa si può fare e come richiederla
Buone notizie per i beneficiari della carta di inclusione INPS, la card ideata dal Governo italiano come sostegno per una vasta platea di beneficiari: da venerdì 26 gennaio è possibile richiedere ufficialmente questo sussidio (chiamato anche Carta Adi). Ecco a cosa serve la carta di inclusione, chi può richiederla e cosa invece non è possibile fare attraverso tale card, come riportato dal sito ufficiale di Poste Italiane.
A cosa serve la carta di inclusione
La Carta di Inclusione consente di effettuare prelievi di contante presso gli sportelli automatici ATM postali e bancari abilitati su circuito Mastercard in Italia entro un limite mensile non superiore a 100 euro, per i nuclei familiari composti da un singolo individuo (incrementata in base alla cd. “scala di equivalenza” prevista dal Decreto); effettuare acquisti di beni e servizi presso i POS degli esercizi commerciali in Italia convenzionati con il circuito Mastercard che rientrano nelle categorie di spesa previste dalla normativa di riferimento; pagare presso gli Uffici Postali (con bollettini o MAV postali) le utenze domestiche. É inoltre possibile usufruire delle agevolazioni relative alle tariffe elettriche e quelle riguardanti la compensazione per la fornitura di gas naturale riconosciute alle famiglie economicamente svantaggiate; effettuare presso gli Uffici Postali un bonifico SEPA o un postagiro mensile in favore del locatore indicato nel contratto di locazione o dell’intermediario che ha concesso il mutuo.
Cosa è vietato
Ecco cosa è vietato acquistare con la carta di inclusione: giochi che prevedono vincite in denaro o altre utilità; sigarette, anche elettroniche, di e derivati del fumo; giochi pirotecnici; prodotti alcolici; armi; materiale pornografico e beni e servizi per adulti; servizi finanziari e creditizi; servizi di trasferimento di denaro; servizi assicurativi; articoli di gioielleria e articoli di pellicceria.
Chi può richiederla e come
La carta di inclusione è riservata ai nuclei familiari al cui interno ci sono persone con disabilità, minorenni, over 60 e soggetti in condizioni di svantaggio inserite in programmi di cura e assistenza dei servizi socio sanitari certificati (con disturbi mentali o dipendenze patologiche, disabilità certificate per almeno il 46%, vittime di tratta e vittime di violenza di genere, ex detenuti persone senza fissa dimora, neo-maggiorenni che vivono fuori dalla famiglia di origine per provvedimento delle autorità). La domanda per la carta di inclusione può essere presentata all’INPS in via telematica attraverso il sito internet istituzionale dell’INPS (www.inps.it), accedendo con SPID, Carta Nazionale dei Servizi e Carta di Identità Elettronica, presso gli Enti Patronati di cui alla legge 30 marzo 2001, n. 152 o presso i Centri di Assistenza Fiscale.
Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.