Cartelle esattoriali, più tempo per pagarle: ecco le nuove modalità di riscossione
E' stato introdotto un altro meccanismo che cancella, sostanzialmente, le cartelle esattoriali inevase e irrecuperabili trascorso un periodo di cinque anni
Ecco quali sono le novità che sono state introdotte con la nuova riforma fiscale per quanto concerne la riscossione dei debiti
La nuova riforma fiscale contiene diverse novità che riguardano, in special modo, coloro che hanno debiti arretrati col fisco e desiderano mettersi in regola. Sono stati introdotti nuovi meccanismi che permettono ai debitori di poter sanare la propria posizione pagando a rate il proprio debito con dilazioni che sono molto più lunghe rispetto a quelle concesse in passato. La nuova riforma consente addirittura di poter dilazionare il debito pagando fino a 120 rate mensili.
La procedura di discarico
Ma non è questa l'unica novità che è stata introdotta con la nuova riforma fiscale. E' stato introdotto un altro meccanismo che cancella, sostanzialmente, le cartelle esattoriali inevase e irrecuperabili trascorso un periodo di cinque anni. Queste cartelle, infatti, saranno soggette a una procedura di discarico che comporta l'annullamento dei debiti in esse contenuti. Il discarico non vuol dire annullamento definitivo, ma è solo un accantonamento, anche perchè la legge prevede un nuovo riaffido in presenza di fatti nuovi che riguardano la sfera patromoniale o reddituale del debitore.
Le dilazioni concesse
Col nuovo decreto emanato dal governo Meloni, le modalità di richiesta di rateazione subiranno, dunque, una modifica che si applicherà da gennaio 2025 con la possibile estensione delle rate a 120 mesi se il debitore riesce a dimostrare di versare in condizioni di difficoltà dal punto di vista economico. In base al nuovo meccanismo, una volta presentata la dichiarazione, il contribuente può dilazionare il pagamento per gli anni 2025 e 2026 fino a 84 rate, per il 2027 e 2028 fino a 96 rate e, a partire dal 2029, fino a 108 rate. Solo per le cartelle che superano l'importo di 120.000 euro, in presenza di una obiettiva difficoltà economica del debitore, si potranno richiedere fino a 120 rate già a partire da gennaio 2025.
La cancellazione delle cartelle: quando si potrà fare
La documentazione della propria difficoltà ad adempiere al pagamento delle cartelle esattoriali è l'Isee per le persone fisiche. Per le società saranno invece rilevanti l'indice di liquidità e il rapporto tra il fatturato e l'ammontare del debito, comprensivo di eventuali rateizzazioni in corso. Trascorso infruttuosamente il periodo di 5 anni dall'affido della cartella all'ente di riscossione, la cartella viene discaricata al creditore originario. L'Agenzia non rinvia la cartella se le procedure di riscossione sono in corso. L'obiettivo del governo è quello di cancellare definitivamente tutte quelle cartelle sostanzialmente irrecuperabile per razionalizzare e decongestionare il “magazzino” degli enti di riscossione per facilitarne il lavoro di recupero.
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