Caso Emanuela Orlandi, il fratello Pietro commenta le parole di Bergoglio
La Commissione d’inchiesta parlamentare si è insediata per indagare sul caso della scomparsa di Emanuela Orlandi, avvenuta in Vaticano nel 1983, quando quest’ultima aveva 15 anni. Oggetto d’indagine sarà anche il caso di Mirella Gregori, scomparsa a Roma nello stesso anno. Papa Francesco mette un punto fermo sulla vicenda, come riferito da Tiscali.
Le parole di Papa Francesco
Nel suo ultimo libro, Life. La mia storia nella Storia, la cui uscita è prevista il 19 marzo per Harper Collins, in Italia e in altri 20 Paesi al mondo, Papa Francesco dice che “in Vaticano soffriamo ancora tanto per la scomparsa, avvenuta più di quaranta anni fa, di una nostra cittadina, Emanuela Orlandi, che all’epoca aveva quindici anni. Continuo a pregare per lei e per i suoi familiari, in particolare la mamma”. Nell’autobiografia, scritta assieme al vaticanista di Mediaset, Fabio Marchese Ragona, il Pontefice ricorda che “c’è un’inchiesta aperta in Vaticano, così che si possa fare luce su questa storia ed emerga la verità. Parlando di Emanuela, però, voglio che tutte quelle famiglie che piangono la scomparsa di un proprio caro sentano la mia vicinanza. Sono accanto a loro“.
La reazione di Pietro Orlandi
Il fratello di Emanuela, Pietro Orlandi, sottolinea che le parole di Bergoglio sono “parole importanti, non solo parole di vicinanza ma parole sulla necessità di arrivare alla verità“. Per l’uomo si tratta di un “messaggio diretto al promotore di giustizia Diddi incaricato a indagare attraverso l’inchiesta che lo stesso Papa Francesco ha voluto lo scorso anno”. Poi, spiega: “Lo vedo anche come un messaggio rivolto a coloro che sanno ma non parlano, un invito ad aprirsi e a collaborare. Sono parole importanti anche per la nuova Commissione parlamentare affinché possa dare un contributo positivo alla ricerca della verità”, così conclude Pietro Orlandi.
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