
Delitto Garlasco, le gemelle Cappa ancora interrogate
Sono trascorsi quasi 18 anni dall’omicidio di Chiara Poggi, e la Procura di Pavia ha deciso di esaminare una pista che era rimasta in ombra nel corso delle indagini: il possibile coinvolgimento delle cugine della vittima, Paola e Stefania Cappa, note all’epoca dei fatti come le “sorelle K”. A riaccendere i fari su di loro è stata la dichiarazione di un supertestimone che, a tanti anni di distanza dal delitto di Garlasco, ha fatto il nome di Stefania Cappa, una delle due gemelle. Già in passato, un altro testimone l’aveva già menzionata, per poi ritrattare la sua versione. E’ quanto riporta Fanpage.it.
Cosa è emerso
Dai recenti sviluppi delle indagini, risulta che entrambi i testimoni sostengono di aver avvistato Stefania Coppa nei pressi dell’abitazione di Chiara Poggi la mattina del delitto, avvenuto il 13 agosto 2007. Questo dettaglio contrasta con la versione della diretta interessata, che ha sempre asserito di essere rimasta a casa per tutta la mattina. Alla luce delle nuove rivelazioni, la Procura ha deciso di riascoltare le due gemelle e altri membri della famiglia per valutare la credibilità di queste testimonianze e confrontarle con le dichiarazioni già raccolte in precedenza.
Chi sono le gemelle Cappa
Paola e Stefania Cappa sono le figlie di Mariarosa Poggi, sorella di Giuseppe Poggi, il padre della vittima Chiara. Le due gemelle non avevano legami stretti con Chiara, nei mesi che precedettero l’omicidio; tuttavia, secondo alcune testimonianze, Chiara aveva nuovamente iniziato a frequentare Stefania, la quale si recava di frequente a casa dei Poggi e passava il tempo con la cugina. Le due sorelle Cappa destarono l’attenzione già nel 2007, non solo per il legame di parentela con la vittima, ma anche per un episodio controverso: decisero di lasciare un mazzo di fiori davanti alla casa di Chiara, accompagnata da una foto che ritraeva tutte e tre insieme. Solo in un secondo momento di scoprì che l’immagine era frutto di un fotomontaggio, un gesto che suscitò dubbi e sospetti, facendo sorgere l’idea che le due sorelle cercassero visibilità. Tuttavia, in quel periodo, non emersero elementi concreti che potessero coinvolgerle nel procedimento penale.
La testimonianza ritrattata
A riaccendere i riflettori degli inquirenti sul nome di Stefania Cappa è stata una testimonianza recente raccolta dal settimanale Giallo. Un supertestimone ha affermato di aver visto la ragazza nei pressi della casa di Chiara Poggi la mattina del delitto, sollevando dubbi sulla sua versione dei fatti. Il nome di Stefania esce nuovamente fuori e s’intreccia con l’inchiesta. Nel 2007, il tecnico dell’Asm, Marco Muschitta, dichiarò di aver visto una giovane bionda con i capelli a caschetto, occhiali scuri e scarpe bianche con una stella blu, pedalare in zona via Pascoli proprio la mattina dell’omicidio. In seguito, l’uomo riconobbe questa ragazza come Stefania Cappa, aggiungendo che teneva in mano un oggetto simile a un piedistallo per camini. Tuttavia, poco tempo dopo ritrattò la sua testimonianza ammettendo di aver inventato tutto. Per questo motivo, la sua dichiarazione fu considerata non attendibile e lui stesso venne etichettato dai giudici come un mitomane. Nei prossimi giorni, le gemelle Cappa saranno ancora una volta ascoltate dagli inquirenti, che proveranno a chiarire dove si trovassero esattamente la mattina del 13 agosto 2007 e quale fosse il loro rapporto con Chiara Poggi nei giorni precedenti al delitto. Lo scopo della Procura è stabilire se le nuove affermazioni possano corrispondere a verità, e capire se ci siano elementi in grado di cambiare l’andamento delle indagini. Incredibilmente, dopo quasi 18 anni, il caso Garlasco potrebbe avere un nuovo sviluppo.
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