Caso Liliana Resinovich, Claudio Sterpin: "Sebastiano era rovinato senza Lilly. Non è escluso che lui..."

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Caso Liliana Resinovich, consegnata in Procura la super perizia

Il caso legato alla morte di Liliana Resinovich, la donna scomparsa a Trieste il 14 dicembre del 2021, ritrovata poi priva di vita il 5 gennaio del 2022 nel boschetto dell'ex ospedale psichiatrico, ha vissuto una prima svolta con il deposito della super perizia realizzata dall'antropologa forense Cristina Cattaneo e dai medici legali Stefano Tambuzzi e Biagio Eugenio Leone, oltre che dall'entomologo Stefano Manin. Le conclusioni della perizia, dunque – come si legge su “Corriere.it" – smontano pezzo per pezzo molte delle “certezze" che erano state acquisite nel corso degli ultimi tre anni: dal presunto congelamento del cadavere, fino all'anomalo suicidio per autosoffocamento.

Caso Liliana Resinovich, per la super perizia si è trattato di un omicidio

I periti, dunque, non credono all'ipotesi del suicidio ed escludono che Liliana si sia procurata in modo accidentale le ferite che sono state rinvenute sul cadavere. Liliana Resinovich, quindi, sarebbe stata uccisa: la donna, infatti – stando a quanto si legge nella super perizia – sarebbe morta per soffocamento dopo essere stata colpita dal suo assassino. L'omicidio sarebbe avvenuto il giorno stesso della scomparsa della donna, vale a dire il 14 dicembre del 2021, mentre il cadavere non sarebbe mai stato congelato o sposato dal luogo nel quale è stato rinvenuto tre settimane dopo, il 5 gennaio del 2022.

Caso Liliana Resinovich, le parole di Claudio Sterpin

Intervistato da “Quarto Grado", Claudio Sterpin (sedicente amante di Liliana Resinovich) ha commentato così i risultati della super perizia: “Liliana non poteva suicidarsi, non poteva per quello che io sapevo e per come noi avevamo programmato il nostro futuro. Adesso mi ritrovo con la vita sconvolta e stravolta. Questa perizia poteva e doveva essere inutile se tre anni fa le indagini fossero state fatte come dovevano essere fatte. Lo sbaglio fondamentale dal quale è partito tutto è che non si è tenuto conto di quelle lesioni e io mi chiedo perché? Erano lì. Se sono state individuate dopo tre anni, ci immaginiamo come erano allora? Ora dovranno ripartire da zero e rifare tutta la strada. Io immagino che Liliana fosse a casa ed ha trovato la morte in casa: prima è stata picchiata e poi soffocata con qualsiasi cosa".

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