Chiara Petrolini, il suo datore di lavoro rivela: "Era la baby sitter perfetta per..."

Enrico Castellani, ex datore di lavoro di Chiara Petrolini, ha raccontato a "Il Corriere della Sera" chi era la donna che ha assassinato i propri figli

Nell'immagine del 09 agosto 2024 carabinieri al lavoro nei pressi del giardino di una villetta dove fu trovato un neonato morto e seppellito, a Vignale di Traversetolo (Parma). Un secondo corpo apparentemente di bambino molto piccolo, sepolto nello stesso campo dove il 9 agosto era stato trovato un primo neonato, morto da pochi giorni, anche in quel caso sotterrato. Il ritrovamento è di una settimana fa, ieri sono iniziate le analisi disposte dalla Procura di Parma, con il prelievo del Dna, per avere informazioni su quanto è stato riesumato a Vignale di Traversetolo, nel giardino di una villetta bifamiliare. Questa volta si tratterebbe di ossa, più risalenti nel tempo rispetto al neonato di agosto e anche la datazione precisa sarà importante. Chi le ha viste è convinto che si tratti di un infante. ANSA/ELISABETTA BARACCHI
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Caso Chiara Petrolini, nuovi retroscena sulla baby-sitter coinvolta nel duplice infanticidio dei neonati

Il caso dei neonati uccisi a Parma ha scosso l’opinione pubblica con Chiara Petrolini che ha confessato di aver seppellito i suoi figli nel giardino di casa. La giovane, iscritta alla facoltà di Giurisprudenza, lavorava come baby-sitter per mantenersi agli studi e ora stanno emergendo dettagli agghiaccianti sul suo passato. Tra questi c'è la testimonianza di Enrico Castellani, imprenditore 55enne di Traversetolo, che aveva assunto Chiara per prendersi cura dei suoi tre figli. Ecco cos'ha raccontato l'uomo a Il Corriere della Sera.

Una baby-sitter perfetta per tre bambini vivaci

Il signor Castellani, che ha affidato a Chiara Petrolini i suoi tre figli di dodici, nove e sei anni, ha descritto la giovane come la “baby-sitter perfetta per i miei ragazzi“. In un’intervista al Corriere della Sera, l'uomo ha raccontato: “Le ho detto che i miei sono tre piccole pesti. Lei ha risposto: 'Mi piacciono i bambini, ci so fare'". Castellani, che si è trasferito a Traversetolo per lavoro, ha aggiunto che Chiara era puntuale e affidabile: “Veniva quasi tutte le mattine, dalle 5:50 alle 8. I miei figli la adoravano“. Nonostante l'apparenza impeccabile, la notizia del suo coinvolgimento nel duplice omicidio ha sconvolto l'imprenditore che ha definito l’esperienza “inquietante“.

Lo shock e il senso di colpa del padre

Castellani ha espresso il suo sgomento per non essersi accorto di nulla durante i mesi in cui Chiara lavorava per lui. “Non si notava che fosse incinta, non ho visto alcun cambiamento“, ha dichiarato, rivelando che ora si sente in colpa per non aver intuito nulla. “Era bravissima, sempre disponibile, anche quando tardavo con il lavoro“, ha detto. L'uomo è ancora incredulo: “Non riesco a capire come una ragazza così possa aver fatto una cosa del genere. Mi fa tremare, provo pena per lei“.


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Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.