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Clelia Ditano morta nell’ascensore, l’inquilina del palazzo rivela: “Alle 3 di notte…”

L'ascensore occupato alle tre di notte, i "riflettori" puntati sulla ditta di manutenzione e la testimonianza di un'inquilina del palazzo: a che punto sono le indagini

Clelia Ditano morta nell’ascensore, l’inquilina del palazzo rivela: “Alle 3 di notte…”
Clelia Ditano, la ragazza di 25 anni morta dopo essere caduta all'interno di un vano ascensore in una palazzina in via Piave, a Fasano, in provincia di Brindisi, in una foto tratta da Facebook. FACEBOOK CLELIA DITANO +++ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++ +++NPK+++

Le ultime notizie sul caso Clelia Ditano: ecco cos’ha raccontato un’inquilina del palazzo in cui è avvenuta la tragedia

Continua a tener banco il caso Clelia Ditano, la 25enne di Fasano morta tragicamente due notti fa dopo esser piombata nel vano ascensore: la giovane stava per entrare nella cabina, dopo averla chiamata al quarto piano, ha aperto la porta ed è finita nel vuoto perché l’ascensore vero e proprio era rimasto al primo. Al termine di un volo di quindici metri Clelia è finita contro il tetto della cabina ed è morta sul colpo, una tragedia clamorosa su cui stanno indagando gli inquirenti. Intanto spuntano le testimonianze di chi ha visto o sentito qualcosa nel momento dell’incidente, come ad esempio un’inquilina del palazzo che ha svelato un retroscena riportato da FanPage.it.

L’ascensore fuori uso

La donna avrebbe confermato che l’ascensore della palazzina in via Saragat, nella cittadina brindisina, era fuori uso alle 3 di notte, l’orario in cui Clelia lo ha chiamato per scendere dal quarto piano (in cui abitava) al primo. La stessa inquilina ha raccontato che quella notte stava per uscire per andare al lavoro in campagna e che l’ascensore era occupato. Il motivo, purtroppo, è stato scoperto poco dopo. Non è chiaro perché la ragazza stesse tornando nell’androne del palazzo, dopo essere salita, né se fosse sola o ci fosse qualcuno con lei.

Le indagini

I riflettori degli inquirenti sono puntati sulla ditta di manutenzione dell’ascensore, che intanto è stato sequestrato con la Procura che ha aperto un fascicolo per individuare eventuali responsabilità. I titolari della ditta incaricata della manutenzione degli ascensori delle palazzine Arca hanno confermato che i controlli erano stati effettuati da un paio di mesi e nessuna anomalia era stata riscontrata. Il mistero quindi si infittisce.

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Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.

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