Il ritrovamento del corpo senza vita di Rita Trevisan
La donna 86enne, Rita Trevisan, era uscita di casa domenica 5 febbraio. I figli Marco e Roberto non ricevendo più notizie della madre, ne hanno denunciato la scomparsa. Dopo due mesi di ricerche, esattamente martedì 2 aprile, la donna è stata ritrovata morta riversa in un canale tra via Coppi e via Milano a Bollate (Milano), a pochi chilometri dalla sua abitazione a Baranzate.
Cosa pensano gli inquirenti
Come rivelato a Fanpage.it, non sono coinvolte altre persone nella morte di Rita Trevisan. Questo, perché gli inquirenti ipotizzano che la morte della donna sia stata causata da un incidente. Ovvero, l’anziana signora potrebbe aver perso l’orientamento durante il tragitto verso casa. Si pensa che il corpo di Rita Trevisan sia stato sempre là, differentemente da quanto riportato in un primo momento. Il cadavere è stato ritrovato in un canalino di pochi centimetri d’acqua, circondato da una fitta vegetazione. Visto il bassissimo livello dell’acqua e la densità di piante e arbusti presenti nelle vicinanze, al massimo si può ipotizzare che il maltempo potrebbe aver spostato dal luogo del decesso il cadavere di un metro o due, rispetto a dove è stato ritrovato.
Cosa è successo quel 5 febbraio 2024?
L’ipotesi più probabile legata alla morte di Rita è quella della perdita di orientamento mentre tornava a casa. La donna si sarebbe persa e avrebbe imboccato un sentiero di erba battuta poco trafficato che non si può definire nemmeno strada, e non semplice da percorrere da una 86enne. A prescindere dall’ipotesi, non è chiaro cosa possa aver provocato la morte, se sia caduta inciampando o se abbia avuto un malore. Si dovrà attendere l’esito dell’autopsia che comunque non è ancora stata disposta.
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