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Come e quando richiedere rimborso se Tari pagata e versata è sbagliata

Il contribuente ha la facoltà di poter richiedere al comune la rateizzazione del pagamento oltre a poter chiedere il rimborso di quanto pagato ingiustamente

Come e quando richiedere rimborso se Tari pagata e versata è sbagliata
close up view of F24 form for italian taxes,the word tari and an electronic calculator (3d render)

Ecco cosa prevedono le nuove normative in merito al rimborso Tari in caso di errore

Per coloro che hanno pagato la Tari, ma hanno commesso un errore per quanto riguarda l’importo o non avevano alcun obbligo di pagarla, la possibilità di chiedere un rimborso è sempre possibile. Per ottenere quanto pagato indebitamente, si può presentare la domanda allo stesso comune di appartenenza, che sarà obbligato a fornire risposta entro un tempo massimale di 60 giorni. A molte persone capita di pagare le imposte sugli immobili commettendo degli errori, ma niente è irrisolvibile.

Il nuovo regolamento

In genere questo errore si commette quando si paga la Tari sui rifiuti, ma esistono anche altri casi in cui i contribuenti commettono degli errori di calcolo e pagano più di quanto dovuto. Le regole sui rimborso sono state recentemente modificate dall’Arera, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente. Nel regolamento si prevede in maniera esplicita che, se un contribuente ha pagato più di quanto dovuto, deve avere sempre la possibilità di richiedere il rimborso.

Come fare richiesta di rimborso

Nei casi di rimborso occorre sempre rivolgersi al comune di appartenenza. Il regolamento ufficiale prevede che la richiesta debba essere presentata in forma scritta sull’apposito modulo predisposto dall’Ufficio Tributi, allegando inoltre le ricevute del versamento in questione. Il contribuente, fra l’altro, ha sempre 5 anni di tempo per chiedere il rimborso di quanto pagato indebitamente o ha diritto al rimborso integrale se la tassa non era dovuta.

Il tempo massimo per la risposta

Una volta ricevuta la domanda, il regolamento impone un tempo massimo entro il quale, gli uffici del Comune devono dare una risposta al contribuente. Il tempo massimo è di due mesi dal ricevimento della domanda. Il contribuente ha anche la facoltà di poter richiedere al comune la rateizzazione del pagamento. Anche in questo caso, gli uffici devono dare opportuno riscontro sempre entro 60 giorni.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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