Concordato fiscale 2024 per partite Iva e piccole-medie imprese: ecco come funzionerà

Nel 2024 il nuovo concordato prenderà il via ufficialmente per titolari di Partite Iva e imprese ma non per tutti indistintamente: ecco i dettagli

Agenzia delle Entrate (Foto archivio)
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Ecco cos'è il concordato e quali categorie di contribuenti potranno fruirne

Nel 2024 prenderà il via il concordato fiscale approvato dal governo. Si tratta di un patto che il contribuente stipula con il fisco (di durata biennale), in merito all'importo da versare nei due anni successivi per pagare le tasse. Con il concordato, contribuente e Agenzia delle Entrate fissano la base imponibile che determina poi l'entità delle tasse da pagare in misura fissa per due anni, anche qualora il contribuente dovesse maturare profitti superiori a quanto stabilito nel “patto”.

Come funziona il concordato

La natura del concordato prevede che sia l'ente di riscossione a decidere di aderire al concordato e non il contribuente. Infatti, è l'Agenzia delle Entrate a valutare, caso per caso, la situazione dei singoli contribuenti, formulando la definizione biennale del reddito derivante dall’esercizio di arti e professioni o dall’esercizio d’impresa. Dopo un'attenta analisi, viene determinato l'importo che il contibuente dovrà versare come tasse nei due anni successivi. Spetterà poi al contribuente decidere se la proposta merita di essere accettata o se deve essere respinta.

Come funzionerà la proposta vincolante

Si tratta di una proposta vincolante alla quale, il contribuente che ha accettato non può più decidere di respingere in corso d'opera. Insomma, per i due anni successivi, il contribuente sarà tenuto a pagare la cifra concordata, indipendentemente dall'andamento dei suoi profitti. Alla fine del biennio, l'importo delle tasse verrà calcolato in maniera ordinaria e nulla sarà dovuto in più al fisco anche quando i guadagni siano risultati maggiori di quelli preventivati.

Chi potrà aderire nel 2024

Nel 2024 il nuovo concordato prenderà il via ufficialmente per titolari di Partite Iva e imprese ma non per tutti indistintamente. La possibilità di aderire al concordato varrà per i lavoratori autonomi o professionisti con Partita Iva, anche forfettarie, il cui fatturato è medio-basso. Potranno anche aderire le piccole e medie imprese, i titolari di reddito di impresa e i contribuenti di minori dimensioni a cui si applicano gli ISA, Indici sintetici di affidabilità fiscale. I contribuenti che possono aderire devono essere residenti nel territorio italiano, avere un fatturato di minori dimensioni, non avere debiti tributari e devono aver conseguito un punteggio di almeno 8 in fatto di affidabilità fiscale.


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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.