Conto corrente, questi sono i bonifici che non devi mai fare per non far scattare i controlli dell'Agenzia delle Entrate

Secondo la normativa antiriciclaggio, regolata dall'art. 19 del D.Lgs. n. 231/2007, ogni ente di controllo ha l’obbligo di segnalare operazioni sospette o anomale

Agenzia delle Entrate (Foto archivio)
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Ecco come gestire i trasferimenti bancari per non destare sospetti e non far scattare i controlli del fisco

Al fine di garantire la sicurezza delle operazioni di trasferimento di denaro, oggi il Fisco riesce a tracciare tutti i pagamenti. Soprattutto determinate operazioni, se non vengono gestite con oculatezza, possono finire nella lente di ingrandimento delle autorità di controllo. Alcuni enti come l’Agenzia delle Entrate passano al setaccio ogni operazione al fine di verificarne la conformità alla legge soprattutto per quanto concerne la provenienza dei fondi e la causale dell'operazione stessa.

Cosa prevede la legge

Come prevede la normativa antiriciclaggio, regolata dall'art. 19 del D.Lgs. n. 231/2007, ogni ente di controllo ha l’obbligo di segnalare operazioni sospette o anomale. In particolar modo, le operazioni che vengono controllate con molto scrupolo sono i bonifici con importi elevati o frequenti verso lo stesso destinatario, in presenza di finalità poco chiare o poco trasparenti. Fra le operazioni che vengono segnalate con grande frequenza al fisco, vi sono le donazioni tra privati soprattutto quando gli importi sono molto rilevanti e le operazioni non sono supportate da una corretta documentazione.

Le aliquote applicate

L'attuale normativa prevede l'applicazione di prelievi fiscali sulle donazioni di somme di rilevante importo. Sulle operazioni di trasferimento di denaro a titolo di donazione tra coniugi e parenti in linea retta, viene applicata un'aliquota del 4%. Sulle somme che eccedono i 100 mila euro per fratelli e sorelle, l'aliquota è del 6%. La stessa aliquota viene applicata anche tra donazioni di qualunque importo tra parenti fino al quarto grado e affini. Il prelievo sale all'8% senza franchigia per tutte le altre persone. Nel caso di donazioni a beneficio di persone portatrici di gravi handicap, la franchigia per l'applicazione di un prelievo fiscale sale a 1.500.000 euro.


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I casi in cui scattano i controlli

I controlli dell'Agenzia delle Entrate scattano soprattutto in caso di bonifici effettuati regolarmente verso lo stesso destinatario, specialmente quando non esiste un vincolo di parentela. In questi casi, infatti, si sospetta che tali operazioni possano celare compensi per lavori non dichiarati o a canoni di affitto non regolarmente denunciati. Spetta al contribuente, in questi casi, l'onere di dimostrare la provenienza e la destinazione dei fondi trasferiti.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.