Controlli fiscali 2024, ecco chi sarà passato al setaccio nel 2024-2026: il nuovo piano anti-evasione del governo
Il processo di accertamento conterrà anche delle garanzie specifiche per il contribuente al quale verrà concesso un contradditorio con l'Agenzia delle Entrate
Il maxi piano triennale introdotto dal governo per stanare gli evasori sottoporrà a rigidi controlli determinate categorie di contribuenti: ecco quali
L'Agenzia delle Entrate sta mettendo a punto sistemi sempre più sofisticati e precisi per stanare gli evasori, anche mediante processi scrupolosi di incrocio di banche dati per individuare coloro che sono a rischio evasione. Un piano mirato per i prossimi tre anni, che si esplicherà in una serie di azioni volte a prevenire ogni forma di elusione garantendo altresì la possibilità di un efficace contraddittorio prima dell'invio degli atti di accertamento ai contribuenti. Si tratta di un processo che si inquadra nel nuovo Piano Integrato di Attività dell'Agenzia.
Cosa prevede il piano strategico del governo
Il piano triennale prevede almeno 320 mila controlli annuali su imposte dirette, Iva, tasse di registro e bonus. Verrà potenziata e implementata l'attività di controllo attraverso l'incrocio delle banche dati che si avvarranno anche di strumenti fondamentali come l'anagrafe tributaria, i conti correnti e le carte di credito, oltre alla fatturazione elettronica. Verranno monitorati in maniera puntuale i comportamenti dei contribuenti a elevata pericolosità fiscale, anche attraverso i dati scaturenti dalla fatturazione elettronica, incrociati con quelli dei conti correnti.
Le garanzie per il contribuente
Il processo di accertamento conterrà anche delle garanzie specifiche per il contribuente al quale verrà concesso un contradditorio con l'Agenzia delle Entrate, sia in fase istruttoria sia nei confronti degli istituti definitori, dove saranno proposte somme e sanzioni per risolvere il contenzioso. Particolare attenzione verrà dedicata a tutte quelle aziende di grandi dimensioni il cui fatturato annuo è superiore a 750 milioni di euro, sottoponendo il 93% delle posizioni incluse nello scambio di informazioni con altri Paesi a controlli. In pratica quasi tutte le multinazionali saranno passate al setaccio senza alcuna chance di sfuggire alla maglia del fisco.
La tax compliance
Un altro degli aspetti fondamentali del nuovo piano triennale sarà la tax compliance, che prevede il rispetto spontaneo degli obblighi fiscali da parte dei contribuenti. Si tratta di uno degli obiettivi fissati dal PNRR. Si prevede, solo nel 2024, l'invio di circa 3,01 milioni di lettere di compliance, mediante le quali il fisco inviterà i contribuenti che hanno commesso errori od omissioni nelle loro dichiarazioni fiscali, a mettersi in regola. Verranno attivate procedure anche per ridurre in maniera significativa le irregolarità sui bonus edilizi mediante verifiche preventive delle comunicazioni di cessione del credito.
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