Crollo a Saviano, il miracolo di Gennarino
Due giorni prima Gennaro Rosario Zotto ha spento una candelina a forma di 2 nel giorno del suo compleanno. Il 19 settembre, lo stesso giorno della Festa di San Gennaro, una data molto importante nel cuore dei fedeli napoletani. Questo perchè affidano le loro preghiere e speranze al Santo in attesa di un miracolo. E queste parole risuonano a Saviano dopo l’esplosione del palazzo di via Tappia. Il crollo ha portato sotto le macerie l’intera famiglia Zotto. I soccorritori non hanno potuto fare nulla per la madre, la nonna e i due bambini. Papà Antonio è stato tratto in salvo vivo, ma le sue condizioni sono critiche. Per Gennarino, però, le cose sono andate diversamente. Il bimbo è sopravvissuto per ore, senza mai perdere conoscenza e infatti è arrivato in ospedale cosciente.
Le parole del primario
Ultimo di tre fratellini, quanto successo a Gennarino è stato considerato un miracolo. Nonostante il trauma, non ha perso conoscenza ed è stato trasportato all’ospedale Santo Bono di Napoli, in stato di shock ma cosciente. Vincenzo Tipo, primario del Dipartimento di Pediatria d’Urgenza, ha detto al Mattino che i primi esami clinici hanno evidenziato che il bimbo è stato trovato in buone condizioni generali. “Le radiografie e la Tac hanno rilevato numerose contusioni multiple, anche di organi interni, ma nulla di preoccupante”, e ha confermato che al momento, Gennarino non corre pericoli immediati.
Sindrome da schiacciamento
Su Leggo.it si legge che inizialmente, i medici sospettavano una possibile frattura del femore, ma fortunatamente è stato escluso qualsiasi trauma osseo. Il bambino è stato curato per la cosiddetta “sindrome da schiacciamento” (Crush sindrome), che può causare contusioni gravi e diffuse, ma le sue condizioni generali non sono influenzate e restano stabili. Per evitare il rischio di complicanze post-traumatiche, Gennarino è attualmente sotto costante osservazione nel reparto chirurgico.
Cosa chiede Gennarino
Un cugino adulto assiste il piccolo bambino. Gennarino è in cura dagli operatori sanitari del Santo Bono che lo coccolano. Domenica pomeriggio sono andati a trovarlo molti parenti. Il medico spiega che il piccoletto miracolato chiede sempre di sua madre e di suo padre, non essendo ancora a conoscenza della tragedia che ha colpito la sua famiglia.
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