Le novità contenute nel nuovo decreto che introdure un nuovo regime per le sanzioni: i tre decreti e le nuove procedure
Dal consiglio dei Ministri è arrivato il via libera alla nuova riforma fiscale che introduce un nuovo regime per quanto concerne le sanzioni, facendo seguito alla delega fiscale biennale del parlamento. Sono tre i decreti che in un certo qual modo hanno modificato il regime sanzionatorio, rendendolo adesso molto più proporzionato e misurato rispetto al precedente regime più severo nei confronti degli evasori.
Il contenuto del decreto
Col decreto 472 sono stati fissati i principi generali delle sanzioni amministrative, in applicazione di un regime più proporzionale, mentre il decreto 471 contiene una sostanziale revisione delle misure amministrative sugli omessi versamenti, rendendo più proporzionali le sanzioni ma senza modificare le pene per frodi e omesse dichiarazioni. L’ultimo decreto, il 473, ha ridefinitivo le sanzioni per quanto concerne i tributi come registro, bollo, imposte ipotecarie e catastali, assicurazioni e concessioni. Anche in questo caso si è optato per una misura proporzionale con la cancellazione di massimi e minimi.
Rateizzazione e confisca del patrimonio
Il nuovo impianto legislativo si è armonizzato con gli attuali indirizzi giurisprudenziali, introducendo meccanismi di assistenza ai contribuenti che versano in condizioni di difficoltà e non sono in grado di pagare ma manifestano la volontà di regolarizzare la propria situazione. Sono state introdotte nuove forme di rateizzazione che copriranno l’intero debito fiscale, le sanzioni e gli interessi. Una riforma attraverso la quale lo Stato intende mantenere ferma la propria linea di condotta contro coloro che si rendono protagonisti di comportamenti fraudolenti, simulatori e omissivi, adottando però una linea più morbida verso le persone oneste che versano in condizioni di difficoltà economica.
Le novità sulle procedure esecutive
Nel caso in cui il debitore si è attivato per ridurre il proprio debito, la nuova riforma ha stabilito il blocco delle procedure di confisca del patrimonio. Solo nei casi in cui vi sia il concreto rischio di dispersione del patrimonio, derivante dalle condizioni finanziarie del reo e dalla gravità del reato, il blocco della procedura non si potrà attivare. Le procedure esecutive si bloccheranno anche se il debitore ha aderito a procedure conciliative o di adesione, ma solo se è in regola con i pagamenti.
Se il precedente regime prevedeva sanzioni che arrivavano fino al 240%, adesso non potranno superare il 120% dell’importo dovuto. Questo avverrà nei casi di omessa dichiarazione dei redditi e dell’Irap o della dichiarazione del sostituto d’imposta. Per chi dichiara un importo inferiore a quanto accertato o dovuto, le sanzioni scenderanno ad un massimale del 70% rispetto all’attuale 90-180%. Se è stato accertato un comportamento fraudolento, le sanzioni potranno essere più elevate.
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