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Delitto di Garlasco, spunta la misteriosa telefonata di una donna: “È morta, aveva solo 25 anni. Andrea, aiutami”

Omicidio di Chiara Poggi a Garlasco: nuove indagini sulla telefonata che potrebbe cambiare il caso

Delitto di Garlasco, spunta la misteriosa telefonata di una donna: “È morta, aveva solo 25 anni. Andrea, aiutami”
Chiara Poggi. PH. EMMEVIPHOTO / ANSA/ BGG

Le ultime notizie sul delitto di Garlasco, un mistero che dura da quasi 18 anni: spunta una telefonata sospetta

Il delitto di Garlasco, avvenuto il 13 agosto 2007, ha segnato uno dei casi di cronaca più complessi della storia italiana; la giovane Chiara Poggi fu trovata morta nella sua abitazione, vittima di una brutale aggressione. Nonostante anni di indagini e processi, che hanno portato alla condanna di Alberto Stasi, il caso continua a sollevare interrogativi. Secondo Leggo.it, infatti, gli inquirenti stanno ora analizzando una telefonata sospetta che potrebbe aprire nuove piste investigative.

La telefonata e il misterioso “Andrea”

Tra gli elementi finora trascurati è emerso un verbale del 2007 che riporta una chiamata enigmatica. Un giovane di Garlasco, conoscente della vittima, dichiarò di aver ricevuto una telefonata anonima attorno alle ore 15.30-16 del 13 agosto. Dall’altra parte della linea, una voce femminile in stato di agitazione pronunciò le parole: “È morta… aveva solo 25 anni, era a casa da sola”. Il ragazzo, non riconoscendo l’interlocutrice, chiese chi fosse ricevendo una risposta inquietante: “Andrea, aiutami“. Quando spiegò di non essere Andrea la chiamata si interruppe, lasciando dietro di sé un alone di mistero.

Un dettaglio mai approfondito

Il testimone fornì il nome della ragazza che lo aveva chiamato mostrando anche un messaggio di scuse ricevuto poco dopo. Tuttavia le indagini non approfondirono il motivo della telefonata, né il possibile collegamento con Andrea Sempio, all’epoca già interrogato per alcune chiamate fatte a casa Poggi. Solo anni dopo, il nome “Andrea” è tornato al centro del caso poiché Sempio è ora indagato per omicidio in concorso. La telefonata, finora ignorata, assume quindi un nuovo significato potenzialmente cruciale per la riapertura del caso.

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Le nuove mosse degli inquirenti

Oggi gli investigatori stanno riesaminando tutti gli elementi trascurati, tra cui l’alibi di Sempio e il possibile coinvolgimento di altre persone. Il giudice per le indagini preliminari dovrà esprimersi su un maxi incidente probatorio mentre il Nucleo Investigativo di Milano continua ad ascoltare testimoni. Il mistero della telefonata, rimasto irrisolto per anni, potrebbe finalmente offrire una nuova chiave di lettura su quello che è stato a lungo definito un enigma giudiziario.

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Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.

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